di Melissa Frulloni – A volte mi ritrovo a fare dei sogni ad occhi aperti, dei progetti; mi vengono in mente idee grandiose, a tratti complicate, forse difficili da realizzare. Mi dico che sto pensando troppo in grande, che sono “cose troppo grosse” per me, cadendo in una sorta di complesso di inferiorità che, a dirla tutta, è abbastanza insensato ed è capace di fermarmi, affossando magari un’idea vincente. La paura fa brutti scherzi, così come il pensiero che non siamo abbastanza per fare certe cose, per realizzare certe iniziative…
Ecco credo che anche il Casentino sia vittima di tutto questo e con lui anche alcuni dei nostri amministratori che in questi anni si sono succeduti sulle poltrone comunali o di altri enti di vallata. Direte voi, non è un complesso di inferiorità, è che mancano i soldi per realizzare certi progetti. Sì, ma anche no! Nel senso che, certamente vanno trovate le risorse, ma prima ancora ci deve essere quella scintilla, la voglia, un formicolio dentro la testa che si muove e si trasforma in parole, in fatti.
Ecco più che i soldi, forse in Casentino manca questo. Quando abbiamo lanciato l’idea di creare nell’area dell’ex Sacci a Corsalone un polo scolastico per la vallata, in molti ci hanno detto che era una “cosa troppo grossa” per noi, per il nostro territorio; un campus con dormitorio, il treno che arriva direttamente all’interno del polo, un’area totalmente riqualificata con spazi verdi, auditorium, giovani casentinesi e non che finalmente possono restare per studiare e formarsi… Troppo!
Invece noi ci abbiamo visto il futuro della Sacci e, in un certo senso, anche il futuro del Casentino perché investire su un polo scolastico e quindi sui giovani casentinesi è chiaramente guardare al futuro di questa terra con un po’ più di fiducia e speranza. Come noi ci ha visto del buono anche qualche amministratore e qualche imprenditore; in particolare Filippo Vagnoli, sindaco di Bibbiena e Marino Franceschi, proprietario dell’ex cementificio.
Insieme riproponiamo questa idea, per noi vincente, per il nostro Casentino e lo facciamo partendo proprio da un’intervista a Vagnoli che ha lanciato, in esclusiva, proprio attraverso le pagine del nostro giornale, una proposta alla Regione Toscana: “Evitiamo al Casentino l’inutile variante del Corsalone e con la metà dei soldi previsti, demoliamo la Sacci e costruiamo il polo scolastico.”
Trovate l’articolo con tutti i dettagli nel giornale in edicola e sul nostro sito e lì leggerete anche le osservazioni di Vagnoli sulla nostra sanità. A quelle, noi aggiungiamo che potrebbe essere il momento giusto per istituire un nuovo Comitato Salute Casentino, muovendosi dalle ceneri del vecchio, per vigilare sui risparmi (tagli!) che la Regione sta facendo sulla sanità toscana. È un buon momento visto che, almeno un sindaco casentinese, è dalla parte dei cittadini… Il legame tra Sacci, variante del Corsalone e sanità casentinese riguarda proprio l’investimento previsto per la nuova strada; risparmiare quei soldi pubblici per investirli non solo nella riqualificazione dell’area dell’ex cementificio, ma anche nel nostro ospedale, nell’assunzione di nuovi medici, per garantire anche ad una zona marginale e disagiata come il Casentino, i servizi essenziali che servono alla popolazione.
Quella di Vagnoli è per noi una buonissima idea, sia perché gli imminenti piani di risparmio della ASL e della Regione ricadranno inevitabilmente anche sul nostro ospedale, generando sicuramente altri tagli e disservizi, sia perché sembra palese e chiaro, sotto gli occhi di tutti, che il rattoppo della SR71, fatto di varianti e variantine non serve assolutamente a niente… Anzi!
Sicuramente tra di voi ci sarà chi è stato in coda, lo scorso 15 agosto, al semaforo del viadotto di Rassina; una coda kilometrica (che arrivava a Santa Mama!) aggravata dalle tante persone in giro per il Ferragosto e dal caldo di quei giorni. Una strada, la nostra, diventata impraticabile, un viaggio da e verso Arezzo che è ormai un’odissea, un incubo che peggiorerà con l’inizio delle scuole, la riapertura delle aziende.
Quindi sì, Vagnoli ha ragione, evitate al Casentino un’altra inutile variante! Puntiamo piuttosto a riqualificare un’area che è un’orrenda cartolina per la nostra vallata, trasformandola in un’opportunità di crescita, che guarda al futuro.
Non dateci un’altra diritta accanto ad una diritta! Non dateci un altro semaforo! Piuttosto, cara Regione, fornisci gli strumenti per fare di questa terra un luogo in cui è bello vivere, non solo da pensionati, ma anche da giovani o se si ha una famiglia; in cui crescere, studiare, lavorare, curarsi… In questo caso i soldi ci sono, l’idea anche! Non ci resta che realizzarla.
(editoriale Settembre 2024, n. 370)