di Federica Andretta – Non ci sono parole. Non bisogna andare troppo lontano per scovare qualche esempio di disastro ambientale. E pensare che il Casentino dovrebbe, dico dovrebbe, essere una terra immersa nel verde e nella natura incontaminata, aspetti che ci differenziano per qualità della vita rispetto alla città. Purtroppo il termine “dovrebbe” è appropriato a quello che potete ben vedere nelle immagini seguenti. Un Casentino immerso sempre di più nell’immondizia. Uno spettacolo vergognoso che dobbiamo affrontare, se amiamo davvero la nostra terra! Le parole di Dipak Pant alla conferenza tenutasi l’8 marzo che punta a un “Casentino, terra di cuore” mi hanno particolarmente colpito e mi sento in dovere da cittadina e da casentinese di portare a conoscenza questa situazione di degrado ambientale che va avanti da anni ancor prima della crisi. Non ci sono più scuse. Non si può più dire: mancano i soldi o ricorrere a motivazioni varie pur di chiudere la questione. Qui nessuno fa nulla. Quello che è certo è che questo non è solo il risultato della maleducazione della gente, ma di un’ingiustizia nei confronti del nostro territorio che merita di essere rispettato. Purtroppo il singolo cittadino non può pulire da solo il fiume che tanto ama, perché non è permesso, pena una multa salata. Quindi se il singolo non può far nulla per tutelare la sua terra, chi può farlo invece al posto suo? La cosa che indigna maggiormente è anche un’altra. E’ inutile mettere la cassettina verde per gli animali lungo il marciapiede che costeggia il fiume quando a pochi centimetri siamo costretti a vedere bottiglie, scarti, scatole e chissà che cosa! E’ un po’ contraddittorio, non vi pare? Un Arno che certamente in queste condizioni non può attrarre il turista che ama la natura! Tuttavia, questa situazione di dissesto potrebbe incentivare un po’ di occupazione, dando lavoro a chi è disoccupato. Ma credo che questo sia solo un sogno e un’utopia per i sentimentalisti come me. Spero che le cose possano cambiare, perché mi piange il cuore a vedere l’Arno star così male e ogni anno questo stato va via, via peggiorando. Solo la neve lo può nascondere, ma è un po’ come nascondere una massa di rifiuti dentro una stanza e chiudere la porta, prima o poi, non vi entreranno più e verremo sommersi da essi!!!
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