di Marcello Bartolini – Una stagione bollente ci sta cuocendo a fuoco nemmeno troppo lento, l’unica maniera di andare in bici e di trovare un po’ di refrigerio è quella di fare le nostre escursioni al mattino presto, evitando le ore centrali e comunque preferendo itinerari in quota.
Per questo in agosto facciamo iniziare e finire il giro a La Verna, partendo proprio ai piedi della rupe del Santuario; faremo una bella escursione con un discreto dislivello, tutta su fondo asfaltato, anche se spesso trascurato, infatti ci sono diversi tratti con l’asfalto rovinato e pure buche abbastanza pericolose, quindi attenzione, soprattutto in discesa.
Partiamo dalla Beccia, prendiamo subito la strada della Vallesanta, un bel percorso che scende sino a Rimbocchi attraverso un paesaggio caratterizzato da pascoli e piccole boscaglie oltre che dalle classiche formazioni rocciose di arenaria che troviamo anche sul versante romagnolo del Passo dei Mandrioli.
Poco prima di Rimbocchi, su un ponticello, possiamo ammirare le “Marmitte dei Giganti” una bella cascata che, purtroppo, in questa stagione non ha tanta portata, ma merita comunque di essere vista. Dopo poco arriviamo velocemente a Rimbocchi e da qui andiamo a sinistra verso Bibbiena, una strada fatta di lievi saliscendi che si immette nella regionale che va da Chiusi della Verna a Bibbiena. Noi prendiamo a destra verso Bibbiena, una salita breve ed abbastanza agevole e poi, proprio quando la strada spiana, sulla sinistra si prende per Querceto.
Dopo una rapida discesa siamo a Santa Maria del Sasso, da qui si sale verso il paese per poi, all’incrocio, svoltare a destra, in salita ed andare verso il centro, all’incrocio successivo si va in direzione La Verna e da qui si prosegue passando davanti all’Ospedale del Casentino per iniziare un bel tratto in falsopiano e leggera salita che ci porta sino al bivio di Banzena.
Proseguiamo diritti in discesa, arrivati al ponte sul torrente Corsalone, quello che tutti chiamano “Ponte Rosso” inizia il tratto più faticoso, una bella salita comunque pedalabile ci porterà prima a Dama e infine a Chiusi della Verna, dove si conclude il nostro percorso. Mi raccomando come sempre di bere abbondantemente e di riposarvi nel caso sentiate la stanchezza, non stiamo facendo una gara, stiamo facendo una semplice escursione che non deve stressare troppo il fisico, specialmente in questa stagione in cui si perdono molti liquidi ed il colpo di calore è sempre dietro l’angolo.
Meglio fermarsi all’ombra, bere e riposarsi un poco quando la stanchezza inizia a farsi sentire. Giro decisamente lungo ed impegnativo, d’altronde certi itinerari sono quelli da affrontare con la bella stagione, il maggior numero di ore di luce, fa si che si possa partire al mattino presto, sfruttando al massimo le temperature più miti per poi essere già di ritorno quando la calura si fa insopportabile.
Il percorso è abbastanza faticoso e va affrontato consci delle proprie capacità fisiche, soprattutto in estate non va mai sottovalutato il rischio di andare oltre le proprie possibilità; le nostre sono passeggiate piacevoli nella natura e non devono diventare avventure pericolose.
Per questa ragione partire con una buona scorta di acqua per reintegrare i liquidi che inevitabilmente verranno persi durante l’attività fisica, portare anche del cibo, magari delle barrette energetiche o dei gel perché con queste distanze ad un certo punto anche la fame si farà sentire, anche se è sempre possibile fermarsi in uno dei paesi che si attraversano.