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mercoledì, 6 Novembre 2024

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L’ora del crepuscolo nella foresta casentinese

testo e foto di Andrea Barghi Goaskim – Impossibile resistere al richiamo delle manifestazioni che il periodo estivo porta con sé; sagre, film all’aperto, concerti, passeggiate lungo mare… le “ore piccole” come si dice, sono all’ordine del giorno, anzi della notte. Ovvio che a mezzogiorno la prima colazione sia scontata. Posso capire sia tutto ciò, per molti, inevitabile… diciamo che gli accade. Anche se non troppo convinti, di fare quello che ritengono gli sia “proibito” durante l’anno; si buttano nella mischia… così facendo si sentono liberi… già, la libertà, una gran bella cosa… ma siamo sicuri esista?

Per quanto ne so, appartiene solo agli animali selvatici… ma non disperiamo, possiamo veramente raggiungerla… non esistono formule, ognuno ha la sua… sta a voi ritenerla tale. Per una volta “navigare” controcorrente non dovrebbe sembrarvi una cosa difficile, basta avere una motivazione, quale se non quella di uscire dalla confusione che durante tutto l’anno, dalla mattina alla sera dobbiamo sopportare attraverso vicini chiassosi, rumori molesti di motorini “fuorilegge”… e tanto altro.

Tutto quanto nel periodo estivo si amplifica all’ennesima potenza… possono salvarci le ore crepuscolari, e quelle estive sono le migliori. Per chi ama la natura e vuole silenzio e pace non sarebbe male si alzasse alcune ore prima dell’alba, questo implica che siete andati a letto prima di mezzanotte, ma le mete si raggiungono sempre con sacrificio, lo sappiamo benissimo. Zaino in spalla, macchina fotografica a portata di mano, oppure il binocolo… state per incontrare momenti affascinanti e non è detto che la fotografia sia l’unica “arma” in grado di fermarli… siamo dotati di cuore e cervello e, se lo sappiamo usare, ci accorgiamo che strumenti come quelli ancora non sono stati inventati. Girovagando per le selve delle magnifiche foreste casentinesi, è abbastanza facile, almeno oggi, incontrare selvatici, un po’ più difficile, incontrarli in momenti particolari e oserei dire magici.

Immaginatevi di trovarvi nel silenzio assoluto dopo ore di cammino in una radura, mentre il crepuscolo tinge di rosso il cielo annunciando il suo risveglio e, come per magia, improvvisamente un daino melanico appare saltellante e felice sul soffice prato… può capitarvi anche una mattina dove il cielo è coperto di nubi, in quel caso vi consiglio di non imprecare ma di attendere. Il lieve vento, che in genere nelle fresche mattine crepuscolari estive appare, smuove e dirada le nubi e voi, che state osservando un biancospino vedete uscire d’improvviso un daino palancone che mostra saltando la sua siluette… e nel frattempo il cielo si è fatto a pecorelle bagnate dall’alba crepuscolare. Sono certo che il vostro cuore aumenterà i battiti.

L’emozione che non potrete mai dimenticare sarà quando incontrerete un bellissimo cervo vicino a una pozza, nella quale ha fatto bagni di fango e, immobile, vi osserva chiedendosi che tipo di animale è quello che lo sta guardando, vi vede emozionati e non capisce, in fondo lui è solo un cervo, anche se nobile. Non può sapere che vedete il crepuscolo che sta dipingendo di fuoco il cielo dietro di lui creando atmosfere inimmaginabili.

So che tutto questo implica levatacce ma la vostra tenacia, il vostro voler navigare controcorrente guidato dalla pazienza, sarà messa a dura prova, ma alla fine sarà premiata e voi potrete dire che la costanza, l’abnegazione e il credere nelle cose pure della vita sono impagabili.

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