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martedì, 3 Dicembre 2024

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Lorenzoni crede nell’Unione dei Comuni…

di Melissa Frulloni – La nostra posizione su Unione dei Comuni e Comune Unico la conoscete bene. E sapete anche quanto è stato deludente il risultato del referendum che ormai è per tutti un lontano ricordo. In realtà noi ci pensiamo spesso… Ogni volta che c’è un taglio sul nostro ospedale; ogni volta che percorriamo la SR71, con i suoi cantieri, semafori e conseguenti code interminabili; ogni volta che (come “Casentino”) non veniamo presi sul serio per un progetto che invece potrebbe portare davvero qualche cambiamento nella nostra vallata; ogni volta che enti ed istituzioni “più grandi” non si accorgono di noi, del nostro potenziale… Ogni volta ripensiamo al Comune Unico e a cosa sarebbe potuto essere oggi il Casentino.

Ma si sa, la storia (e la politica) non si fa con i se e con i ma… Quindi quello che dobbiamo fare è guardare al presente. E lo sguardo lo volgiamo verso il Castello di Poppi perché, nell’ottica di unioni più “soft” rispetto a quella (per alcuni) “totalizzante” del Comune Unico, si era da un po’ fatta strada l’idea che un comune Poppi-Bibbiena avrebbe senza dubbio portato enormi benefici al nostro territorio. Da un lato Bibbiena, il comune più grande del Casentino, quello centrale, con più servizi per i cittadini (ospedale in primis) e aziende; dall’altro Poppi con il Castello appunto e l’anima turistica, capace (se ben gestita) di attirare un buon flusso di forestieri. Unire i due paesi posti al centro del Casentino sarebbe stato un primo passo verso nuove “annessioni”, convinti che, anche i comuni vicini, avrebbero ben preso notato gli effetti benefici di un unico comune. Il sindaco di Bibbiena, Filippo Vagnoli, ha più volte confermato la sua propensione e volontà a portare avanti un progetto di questo tipo e quando alle scorse elezioni il comune di Poppi ha cambiato amministrazione, abbiamo veramente sperato che con il nuovo sindaco, Federico Lorenzoni, si potesse iniziare il percorso per arrivare a questo progetto per il Casentino.

Quando però Lorenzoni è diventato presidente dell’Unione dei Comuni, le idee sopracitate sono tristemente crollate come un castello di carta. Per questo lo abbiamo raggiunto per chiedergli se non fosse stato il caso di non accettare la carica e lavorare fin da subito insieme al sindaco di Bibbiena per un ente amministrativo comune futuro, più grande. Sarebbe stato un segnale politico davvero coraggioso e importante…

«Non sono stato nominato Presidente dell’Unione dei Comuni: sono semplicemente subentrato a Carlo Toni. Non comprendo per quale giustificato motivo avrei dovuto dimettermi dalla carica. Per me è un privilegio ed una sfida poter guidare l’Unione per i prossimi 24 mesi, tra l’altro a titolo gratuito. Proverò a darle più efficienza, insieme agli altri Sindaci. Ci siamo subito messi al lavoro per evitare il blocco dell’attività edilizia, approvando le controdeduzioni al Piano strutturale intercomunale. Abbiamo scongiurato la chiusura del mattatoio e riattivato l’assistenza veterinaria al canile consortile. Seguo i cantieri della ciclopista dell’Arno e della nuova sede a Ponte a Poppi, ripresi finalmente dopo tanto tempo.

L’Unione, per chi non lo sapesse, esercita ben trenta funzioni amministrative, (antincendio boschivo, protezione civile, vincolo idrogeologico, statistica, servizi sociali, catasto, SUAP, ecc.) di cui quattordici in convenzione anche con i Comuni di Bibbiena e Pratovecchio-Stia, oltre alla delega regionale della forestazione. Il suo ruolo è fondamentale, soprattutto per i piccoli comuni. Ci lavorano più di cento persone ed ha una sede a Poppi, che intendo mantenere. Il programma della lista civica «Costruireilfuturo», per chiarezza, prevede una forte sinergia e una proficua collaborazione tra gli enti locali, soprattutto in ambito turistico, mantenendo ognuno la propria identità ed autonomia. Abbiamo ricevuto questo mandato dagli elettori. Per noi il Casentino non è un traguardo, è già il presente.»

La nostra visione, capite bene, è opposta a quella del sindaco di Poppi; per noi a differenza sua non c’è presente (o futuro) per il Casentino senza rivedere immediatamente il ruolo dell’Unione e senza pensare ad un progetto di unioni dei vari comuni; step intermedi per arrivare al Comune Unico del Casentino (Subbiano e Capolona esclusi). Ma detto questo e dopo aver visto fallire l’ennesima possibilità di dar vita ad un progetto del genere per il nostro territorio, non ci scoraggiamo, continuando a vedere nel Comune Unico una soluzione a molti mali del Casentino.

Con Lorenzoni però abbiamo continuato a chiacchierare, concentrandoci su alcuni aspetti del Comune di Poppi, rilevanti anche per l’intera vallata.

Sindaco quale è la situazione dell’ONPI? «Il complesso immobiliare è in stato di degrado molto avanzato. Stiamo percorrendo ogni strada possibile per procedere al suo recupero intercettando i finanziamenti per la ristrutturazione, che ammontano a diversi milioni di euro. L’intervento adiacente di cohousing (un’infrastruttura sociale di comunità per servizi di assistenza agli anziani e accoglienza dei migranti N.d.R.), seppur già appaltato, è stato temporaneamente sospeso: proviamo a delocalizzare l’edificio in un’area compatibile con le sue caratteristiche.»

È ancora possibile una destinazione turistica della struttura o è stata compromessa in modo definitivo? «Stiamo facendo di tutto per non comprometterla, cercando soluzioni per allocare altrove la prossima costruzione destinata a cohousing. Purtroppo abbiamo trovato i lavori appaltati e già in corso, con l’avvenuta demolizione dei fabbricati esistenti. Questo complica le cose, ma siamo fiduciosi in una soluzione positiva della vicenda.»

Ha affermato che “il finanziamento per la scuola di Badia non c’è e non c’è mai stato”; può spiegarci meglio la situazione? «In luglio ci è pervenuta comunicazione del diniego del finanziamento richiesto nel novembre 2023. La motivazione? L’edificio non era di proprietà comunale. Siamo rimasti allibiti. Tutti sapevano che l’immobile è dell’Agenzia del Demanio. Presso gli uffici regionali mi è stato detto che un primo finanziamento (688 mila euro) non era stato rilasciato per un ritardo nella presentazione dei documenti. Ho avanzato un formale ricorso amministrativo per non lasciare nulla di intentato, ma non ho ancora notizie sull’esito e non ho aspettative, viste le motivazioni del diniego.»

Sulla vicenda dell’acquisto di Casa Basagna ci sono novità? Intendete portare avanti delle iniziative in merito? «L’intervento di rigenerazione urbana è già concluso: al Comune non rimane altro che acquisire le aree dando esecuzione al contratto preliminare già stipulato, evitando ogni ulteriore onere. A breve alcune delle aree acquisite saranno utilizzate per realizzare un tratto della ciclopista dell’Arno.

Quali sono le criticità più rilevanti che ha trovato nel Comune di Poppi? «La situazione finanziaria, la dotazione di personale, il degrado del patrimonio immobiliare e della viabilità. L’indebitamento del Comune è superiore ai 5 milioni di euro, con mutui rinegoziati al 2043 e una rata annuale pari a circa 400 mila euro da pagare. Dovremo ricorrere a forme di partenariato con il privato per l’attuazione del programma. Il personale amministrativo è ridotto, con due sole posizioni di elevata qualificazione: tale inquadramento ci obbliga ad esternalizzare le prestazioni professionali. Il patrimonio immobiliare è in condizioni di avanzato degrado fisico: cito a titolo di esempio il complesso Ex ONPI, la stazione dei Carabinieri, i cimiteri periferici e alcuni impianti sportivi. Quasi tutte strade necessitano di manutenzione straordinaria. Inoltre deve essere predisposta la progettazione di una serie di bandi in scadenza come ad esempio l’abbattimento delle barriere architettoniche del Castello.»

Ringraziamo Lorenzoni per aver risposto alle nostre domande; non neghiamo la nostra delusione in relazione alla sua posizione sull’Unione, ma come detto continueremo a portare aventi le nostre idee e a promuovere il Comune Unico del Casentino. Lo abbiamo sempre fatto e andremo avanti per la nostra strada… Cantieri e semafori permettendo…

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