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mercoledì, 6 Novembre 2024

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Ragno violino, il racconto esclusivo di una casentinese morsa dal ragno

di Francesca Maggini – Il ragno violino è un piccolo ragno, più lungo che largo, molto presente in Italia, e insieme alla vedova nera è l’aracnide più velenoso presente nel nostro Paese, ha un colore che varia tra il marrone ed il giallastro e sul dorso presenta una macchia scura che richiama appunto la forma di un violino, particolare da cui trae il proprio nome. Per nulla appariscente, anzi piuttosto ordinario, il ragno violino non suscita particolari attenzioni alla vista, motivo per il quale è rimasto praticamente sconosciuto fino ai più recenti fatti di cronaca.

Si tratta di un animale notturno, infatti di notte caccia e si sposta per l’accoppiamento, mentre di giorno tende a rintanarsi in luoghi bui e riparati, come sassi, crepe, fessure nei muri, mobili, battiscopa pertanto, teoricamente, le occasioni d’incontro tra l’uomo ed il ragno violino sono molto rare, le abitudini di vita di questo piccolo invertebrato, infatti, si conciliano ben poco con quelle delle persone. Di carattere docile e remissivo, con un’indole molto sedentaria, noto anche come ragno eremita, non è aggressivo e se disturbato tende ad allontanarsi senza attaccare.

In caso di contatto ravvicinato e improvviso invece (può nascondersi e trovare riparo anche nelle nostre case tra scatole, scarpe, lenzuola ed essere inavvertitamente sfiorato) potrebbe sentirsi minacciato e rispondere pungendo. Questo non capita di frequente, ma quando succede non dobbiamo assolutamente sottovalutare la situazione perché, il decorso del suo morso, se non trattato in maniera adeguata, in casi estremi può addirittura portare alla morte.

Questo ragno è presente anche in Casentino, ne abbiamo parlato con Bianca Bianchini, di San Piero in Frassino, che, ancora provata da questa brutta esperienza, ci ha raccontato la sua personale vicenda con la puntura di questo ragno. «Era il 23 novembre del 2023 quando un forte vento aveva sollevato una parte del tessuto che avevo messo a copertura di una pianta di mimosa per proteggerla ed aiutarla ad affrontare il freddo dell’inverno. Per rimediare al danno del vento, senza scoprire interamente la pianta, cercai di sistemare il tessuto infilando le mani verso l’interno della pianta ignara che questa poteva essere diventata rifugio di qualche animale…

Nell’immediato non sentii assolutamente nulla, inizialmente, infatti, il pizzico del ragno violino è praticamente indolore e asintomatico. La mattina del giorno successivo un piccolo puntino rosso comparve sul polso sinistro e confrontandomi con mio marito pensai subito al classico pizzico di una zanzara. Il giorno dopo però iniziai ad avvertire un forte dolore al braccio sinistro che si protraeva dal polso fino al gomito e quello che sembrava un banale pizzico di zanzare iniziò, in maniera chiara ed evidente, a fare infezione.

Nonostante questi segnali, però mi sembrava un episodio talmente tanto banale che continuai, erroneamente, a non dare troppa importanza all’accaduto, finché domenica 26 novembre il dolore all’arto superiore si fece forte e lancinante da togliere il fiato, i linfonodi iniziarono a gonfiarsi, comparve la febbre alta, un forte bruciore al braccio e uno strano formicolio con una progressiva perdita di sensibilità alla mano. Preoccupata il lunedì mattina mi recai dal mio medico di base che mi prescrisse l’antibiotico e una pomata da mettere localmente. Ma in brevissimo tempo la situazione peggiorò ulteriormente: il braccio si gonfiò al punto di non riuscire più a muoverlo e così il giorno successivo andai al pronto soccorso dove, dopo una breve visita, mi dissero che ero stata morsa da un ragno violino. Considerato il grado di infezione fu necessaria un’incisione chirurgica per aprire il punto in prossimità del pizzico.

L’anestesia non fece effetto, ovviamente mi aprirono lo stesso, svenni per il forte dolore e dall’incisione uscì di tutto. I tessuti erano stati attaccati e macerati dal veleno, infatti il ragno violino con una sola goccia riesce ad iniettare veleno che può portare alla distruzione dei tessuti causando gravi problemi di necrosi e una forte infiammazione. Da quel momento è iniziato un calvario e sono stati giorni molto difficili, mi recavo in ospedale per le medicazioni continuando a prendere antibiotico per l’infezione e tachipirina per il dolore. A distanza di 11 mesi posso dire di non aver chiuso completamente con questa brutta vicenda.

Ancora sento dolore e all’improvviso mi succede di sentirlo molto forte come se un grosso ago mi pungesse le dita, al mignolo, anulare e medio non ho più sensibilità e dagli esami fatti poi per controllo ecodoppler ed ecografia è emerso che i muscoli del braccio hanno purtroppo risentito del veleno e dell’infezione.

Ringrazio la mia famiglia e Luisa, Daniela e Paolo senza di loro non so come avrei fatto ad affrontare questa difficile situazione. Oggi si parla tanto del ragno violino ed ogni volta che lo sento per me è come rivivere quei bruttissimi momenti, ancora oggi sono molto spaventata e la paura che resta è davvero tanta».

Il ragno violino è una specie pericolosa, è un brutto protagonista dei fatti di cronaca di questi ultimi mesi, pertanto, se punti, è necessario intervenire in fretta e rivolgersi tempestivamente all’attenzione di un medico.

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