Il Teatro del Fiume, la rassegna di teatro estivo del Casentino, torna in questo fine settimana con spettacoli per tutta la famiglia.
Venerdì 27 luglio alle ore 21:30 va in scena nella Piazza della Pieve “Cappuccetto – la storia si riracconta”, una produzione della compagnia umbra TIEFFEU con le figure di Ada Mirabassi, le scenografie di Mario Mirabassi e con l’assistenza alla scenografia di Michele Zualdi. È la fiaba di sempre, riscritta e narrata accentuando particolarmente il sentire di Cappuccetto Rosso. Il distacco, l’allontanamento dalla dimensione protettiva della famiglia. Il divieto e la sua infrazione. La curiosità del non conosciuto e l’insicurezza nei luoghi riattraversati. La gioia della scoperta di un bosco che appare nella sua bellezza e nelle piccole cose. La paura e il suo superamento. Il confronto con il lupo antagonista, che bisogna conoscere e poi sconfiggere. La storia di “Cappuccetto” è la storia di ognuno di noi. Nello spettacolo, con l’uso di questa particolare combinazione di linguaggi si rappresenta innanzitutto il vissuto della “Protagonista”, non si concede nulla alla dimensione accademica della lezione sulle” funzioni” di Propp, il suo scopo è, oltre l’arte, di rendere partecipi i ragazzi della inevitabile necessità di crescere e di emanciparsi. L’uso particolare delle luci unite alla bellezza delle marionette da tavolo e delle scene rende lo spettacolo particolarmente attraente.
Domenica 29 luglio alle ore 17:00 presso l’Ecomuseo del Carbonaio arriva “L’Elefante Scureggione”, una coproduzione NATA e Centro Teatrale Corniani, di e con Livio Valenti, musiche di Marco Canaccini, pupazzi e scenografie di Leonardo Lepri e le luci di Federico Tabella. C’era una volta un elefante che aveva un piccolo problema rumoroso e puzzolente, tanto che tutti nella foresta lo chiamavano l’Elefante Scureggione; finché era piccolo tutto andava bene e le sue puzzette erano ben tollerate, ma quando diventò grande, i suoi peti diventarono un grosso problema: spettinavano il leone, sconquassavano gli ippopotami e facevano svenire scimmie e scimpanzé. L’elefante, rattristato per tutti i guai che involontariamente combinava, decise di trasferirsi in città; lì le cose sembravano andare meglio: il rumore delle automobili nascondeva le sue scorregge e la puzza che emanavano non era riconoscibile in mezzo a tanti altri cattivi odori. Era felice e andò ad abitare in un bell’appartamento, ma purtroppo i suoi vicini ben presto si accorsero del suo difetto e cominciarono a protestare per la puzza e per il rumore; triste e affranto, l’elefante vagò da solo per strada, non sapendo cosa fare e dove andare. Durante il suo malinconico vagabondare, arrivò al luna park e lì incontrò il Venditore di Palloni che ebbe una grande idea: sfruttare questa sua potenza per gonfiare i palloni colorati. Così il Venditore di Palloni e l’Elefante Scureggione fecero una grande società che rese felici tutti i bambini della città. Ma le sorprese non sono finite, perché nella vita di un elefante felice possono succedere tante cose e allora… chissà cosa ancora accadrà! Si tratta di un lavoro semplice e divertente sulla tolleranza, sull’accettazione dei propri difetti e sull’amicizia.
La settimana prossima il festival si sposta a Pratovecchio (AR) con uno spettacolo dal titolo intramontabile: “Robin Hood nel castello di Nottingham”, una produzione de I Guardiani dell’Oca, in scena giovedì 2 agosto presso la Piazza delle Rimembranze alle ore 21:30.