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venerdì, 19 Aprile 2024

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Un nuovo Charlie

di Marta Andreani – Frugando nei cassetti della memoria troviamo conservati ricordi di luoghi e sapori che, specialmente se legati ai tempi della nostra giovinezza, difficilmente tendiamo a dimenticare. Chi è stato un giovane casentinese negli anni ‘80 o ‘90, non può non avere ricordi legati al locale “Charlie Brown”. Situato nell’incantevole centro storico di Poppi, alle porte di uno dei borghi più belli del Casentino, il “Charlie” è stato per anni un posto di ritrovo per i giovani casentinesi e, nei giorni d’estate, punto di sosta per i turisti venuti da ogni parte d’Italia e dall’estero a far visita al castello dei Conti Guidi, situato a pochi passi dal locale. Il locale però non è solo legato ai mitici anni ‘80-’90 e a quello che simbolicamente è stato per i giovani di quegli anni, e questo ce lo fa notare Dante Bertocci, l’ex proprietario dello storico locale. Il fatto che il locale sia nato sotto forma di paninoteca nel 1981 non è una cosa da poco.

Nell’epoca in cui viviamo, quella del “cibo da strada”, o se vogliamo dirla all’americana dello “streetfood”, ci può sembrare all’ordine del giorno e banale parlare di un locale che vende panini. In Italia e nel mondo, il cambio dello stile di vita, i cambiamenti culturali ed economici, gli impegni, il lavoro, ci costringono ad accelerare il passo per star dietro ad una società che va sempre più al massimo, costringendoci ad impiegare il minor tempo possibile per fare anche le più importanti azioni della nostra vita quotidiana, come mangiare. Mangiare veloce vuol dire, tradizionalmente, mangiare “per strada”, mangiare cose veloci che non richiedono tempi impegnativi di preparazione, come i panini.

Ormai, soprattutto nell’ultimo decennio, lo streetfood italiano si è diffuso a tal punto da rendere banale questo tipo di alimento. Ebbene, aprire un locale che vendeva cibo da strada nel 1981 non era cosa affatto all’ordine del giorno. Velocità, praticità, gusto. Queste sono le basi dello streetfood, e su queste Dante Bertocci ha basato la politica del locale. Ai tempi in Italia non esisteva la mentalità del cibo da strada e c’era un solo McDonald’s in tutto il paese.

Dante attribuisce a questa grande novità la fortuna che il locale ha avuto per tutti gli anni successivi: se un locale del genere era così raro da trovare, in Casentino è divenuto una vera e propria tappa, una novità da provare. L’apertura del “Charlie”, quindi, è stata ai tempi una specie di azzardo, la decisione spinta dalla follia di due giovani coraggiosi, come Dante e la sua compagna, come ci racconta.

Ci parli del famoso e storico “Charlie”? «Il locale viene aperto nel 1981 dalla follia di due ventenni: io e mia moglie. Inizialmente decidiamo di aprirlo come paninoteca, scelta che poteva essere un rischio o una fortuna. Solo il tempo lo avrebbe dimostrato. Esisteva allora forse un solo McDonald’s in tutta Italia e aprire una paninoteca poteva essere una grossa novità soprattutto in Casentino. E così è stato: il locale è stato apprezzato e ha avuto subito un grande successo. L’idea della paninoteca si era adattata perfettamente alla società che stava cambiando: le persone volevano mangiare in modo pratico spendendo poco. Un’altra importante novità subito dopo la paninoteca è stata quella di mutare il locale in una birreria che serviva birre alla spina in un momento in cui non si trovavano locali che la servissero così. In Italia, in quegli anni, esistevano solo una o due marche di birra e la “mescita” degli alcolici era riservata al vino, che veniva effettuata nelle botteghe e nei vecchi alimentari della vallata. “Spillare” in un bicchiere la birra era una novità assoluta che andava di pari passo alla vendita dei panini. Se vogliamo, questa fu una vera e propria rivoluzione nel mondo della ristorazione casentinese che nel fine settimana faceva correre tutti i giovani casentinesi al “Charlie” per assaporare quella novità assoluta che solo a Poppi si poteva gustare.»

Nel corso degli anni l’impostazione è stata mantenuta su questa linea? «Il locale ha avuto altre gestioni negli anni, diventando pizzeria, ristorante… Poi un anno fa, con lo scadere del contratto, abbiamo deciso di fare dei lavori di ristrutturazione per riqualificare l’area che circonda il locale allo scopo di renderla più fruibile ai turisti che nelle stagioni estive affollano il centro storico di Poppi. I lavori hanno migliorato gli interni riportando alla luce le pietre antiche delle mura. Anche la torre esterna è in fase di ristrutturazione e tutti i lavori sono stati autorizzati e diretti dalla sovrintendenza di Arezzo. La nostra idea è quella di dare in gestione il nuovo “Charlie” per farne un vero e proprio locale. “La Taverna dei Sapori di Charlie” dovrebbe aprire in primavera e speriamo possa funzionare tanto quanto ha funzionato negli anni ’80.»

Anche noi ci auguriamo che questo storico locale di vallata possa riaprire i battenti conquistando un numero sempre crescente di casentinesi. Chissà se anche il nuovo “Charlie” porterà qualche rivoluzione gastronomica in Casentino, facendo appassionare giovani e meno giovani alle sue pietanze e alla sua storia. Saremo sicuri del suo successo quando le sue mura e i suoi piatti faranno tornare alla mente tanti ricordi e tante emozioni ai cinquantenni di oggi, a quelli che erano i giovani casentinesi del “Charlie Brown”!

(tratto da CASENTINO2000 | n. 269 | Aprile 2016)

PS Il nuovo Charlie riapre domani! Un grande in bocca al lupo alla nuova gestione.

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