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domenica, 9 Novembre 2025

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“Bibbiena Canta”, grande successo per la seconda edizione

di Gabriele Versari – “Bibbiena Canta”, un evento musicale unico in Casentino, grazie soprattutto al contributo di AVIS e delle organizzatrici Laura Falcioni, Angela Prati e Roberta Soldani. La kermesse ha visto artisti di tutte le età sfidarsi a colpi di acuti in quella che è una rassegna che va stabilendosi come un appuntamento fisso, vista la grande partecipazione di pubblico che ha allietato soprattutto la serata finale di sabato 27. CASENTINO2000 ha monitorato tutto l’iter dell’evento nelle scorse giornate settembrine, dalla prima giornata di audition (le audizioni) fino alla serata finale svoltasi presso il Teatro Dovizi di Bibbiena, per raccontare di come quest’esperienza sia stata una travolgente ondata di conferme e scoperte dei nostri enormi talenti musicali, grandi e piccini, di cui la nostra vallata pullula. Innanzitutto, un paio di chiarimenti: la gara è suddivisa in quattro categorie: KIDS (0-14), YOUNG (15-30), SENIOR (over 30), INEDITI, comprendenti cantanti di ambo i sessi. Al termine della competizione verrà eletto dalla giuria un vincitore per categoria, scelto in base al punteggio più alto. La giuria è stata composta da quattro membri durante le audition. Gli artisti hanno cantato due brani a testa. Le prove sono state aperte a tutti coloro che intendevano partecipare, quindi con nessuna barriera all’entrata. In quel contesto, la giuria ha deciso chi ammettere alla serata finale e con quale dei due brani esibirsi. Si sono svolte all’interno del palazzo comunale di Bibbiena, nella Sala delle Bandiere, dov’è stato allestito un piccolo impianto audio e un rinfresco per entrambe le serate.

Partendo dal 5 settembre, prima serata di audition, tutti i cantanti in gara sono stati intervistati, a partire dai più piccoli:

Sofia Cocchetti, per la categoria KIDS: “Ho iniziato a cantare fin da molto piccola, adoravo le sigle dei cartoni animati. Tra i sette e gli otto anni ho capito che era una passione. Adoro ascoltare i Pinguini Tattici Nucleari e Ed Sheeran, fonti di ispirazione. Ho scelto di esibirmi con “Ho Imparato a Sognare” dei Negrita poiché mia zia mi ha consigliato di cantarla, mi piace soprattutto per il testo. “Cuoricini” dei ComaCose invece è stata presentata di mia iniziativa. Inizialmente ero rimasta delusa del fatto che i giudici avessero scelto “Cuoricini”, poi però esercitandomi a cantarla l’ho apprezzata maggiormente. Mi sono divertita e ho fatto amicizia con Anna Lunghi (altra cantante in gara per i KIDS). Oltre al canto, l’altra mia passione è la scrittura. Ho già scritto un libro fantasy dal titolo “Immersi nei Sogni”. Per adesso amo entrambe le passioni, con il tempo capirò quale sarà la mia preferita!”

Denise Caropreso, sempre per i KIDS: porta due brani potenti legati alle difficoltà nelle relazioni sentimentali e alla forza di andare avanti nonostante la fine di un amore. Lo fa con una voce delicata, che tocca le corde dell’anima. “Mi sono appassionata alla musica grazie a mia madre dai tre anni in poi. Da più grande l’ho iniziata ad ascoltare autonomamente e ho iniziato a cantare grazie anche a Laura Falcioni, che è mia parente. Ho scelto il brano “Stay” di Rihanna perché, dopo averlo scoperto l’anno scorso, traducendolo ho scoperto che parla di una relazione tossica che, nonostante il dolore che provoca, non vuol essere interrotta dalla protagonista del brano. La seconda scelta, “La Notte” di Arisa, parla invece di disturbi alimentari. Arisa esprime molte di queste difficoltà in maniera efficace e chiara, dato che le ho purtroppo affrontate anch’io, sentivo mia la canzone per l’esperienza negativa vissuta. La seconda scelta si è rivelata poi vincente!”

Per la categoria YOUNG:

Elisa Vignali: “Ho iniziato a cantare sin da piccola (ho iniziato tra i 4 e i 5 anni).  Ho sempre amato Elisa, Marco Mengoni, i Queen. Mio babbo Stefano (altro concorrente della categoria SENIOR) mi ha portato ad esibirmi dal vivo, poi ho continuato come da sola come autodidatta. Ho deciso di esibirmi con “Videogames” di Lana Del Rey, mi piaceva molto sia il testo che la melodia. È stata però “Stay” di Rihanna la canzone vincente. I giudici hanno scelto il brano con mio piacere poiché è una canzone con cui mi esercitavo a cantare da tanto. Trovo più ispirazione nell’inglese rispetto all’italiano nel canto. Ho partecipato al concorso anche lo scorso anno e desidererei farlo nuovamente l’anno prossimo. È stata un’esperienza arricchente e sicuramente un modo di fare amicizia con gli altri concorrenti e i giudici.”

Viola Soldani: già concorrente l’anno scorso, si distingue per una voce potente. Entrambe le sue esibizioni sono sentitissime, da lei in prima persona e dal pubblico in sala. “Tutti i miei famigliari sono musicisti ma è stata Roberta Soldani, mia zia, a farmi iniziare a cantare con il karaoke. Cantavo musica italiana cantautoriale, ma preferisco ascoltare e cantare in inglese musica pop, rock e indie dalle sinfonie malinconiche. Ho scelto un brano di Lady Gaga più di nicchia che esprime molti concetti emotivi per quanto mi riguarda. “Creep” dei Radiohead invece la sento proprio mia, sembra sia stata scritta apposta per me; quindi, è sicuramente per questo motivo che ai giudici è arrivato di più ed è stato scelto per la serata finale.”

Francesca Soldani: sorella di Viola e vincitrice dell’edizione dell’anno scorso. Un talento pari a quello della sorella, anche se con sfumature diverse. “Come per mia sorella, ho iniziato a cantare con mia zia e poi successivamente Viola ha proseguito il ruolo di insegnante. Preferisco, a differenza sua, cantare musica italiana, è più nelle mie corde. Entrambi i brani sono stati scelti poiché non mi ritengo molto fortunata in amore, e la musica è una sorta di sfogo per tutto ciò che mi tengo dentro, come fosse un urlo liberatorio. Ho cercato di interpretare il brano di Elodie in chiave più ironica, quindi per conferirgli una nuova lettura.”

Per i SENIOR:

Angelo Balducci: “Ho iniziato con il ballo ad avvicinarmi alla musica circa trenta anni fa. Poco prima del 2020 ho conosciuto l’insegnante di canto del gruppo “Quinte tra le Note” del paese di Soci e ho partecipato anch’io alle loro lezioni. Ho fatto anche del karaoke con alcuni amici di Arezzo. Successivamente, sono stato invitato dal gruppo sociano ad esibirmi in uno spettacolo sia di canto che di ballo, quindi unendo le mie principali passioni. Laura, Angela e Roberta mi hanno chiesto di partecipare a Bibbiena Canta quest’anno, per la prima volta. “Come un pittore” dei Modà è una canzone che cantavo insieme ad una mia amica, ma “Il Senso di ogni Cosa” dei Fabrizio Moro era adatta maggiormente alla mia voce, motivo per cui la canzone è stata scelta per l’esibizione della serata finale di sabato 27. Pur essendo una canzone d’amore, mi ritrovo in molti altri significati all’interno del testo, anche al di fuori della sfera sentimentale. Mi sono divertito tantissimo ed emozionato, la competizione mi interessava fino a un certo punto. Un’esperienza che sicuramente mi ha arricchito!”

Stefano Vignali: “In famiglia non avevo parenti che cantavano o suonavano, è stata una passione che ho avuto fin da piccolo cantando le sigle dei cartoni animati e successivamente con il karaoke. Facevo parte di una cover band anni Settanta intorno ai primi anni Duemila fino più o meno al 2010. Mi sono sempre esibito nei dintorni del Casentino a feste paesane. Bibbiena Canta è la prima gara canora a cui ho partecipato. Un contesto per la prima volta competitivo ma che ho trovato accogliente, conoscendo Laura Falcioni. Ho scelto “Meraviglioso” dei Negramaro perché ho sempre apprezzato il gruppo, “Coraline” invece perché ha un significato particolare per me che ho una figlia (Elisa Vignali) adolescente. L’ho cantata forse in maniera più emotiva. Potrei partecipare anche il prossimo anno, è stata una bella esperienza!”

Maria Laura Pellini: “ho iniziato un anno fa a prendere lezioni di canto, non ho genere preciso di preferenza. Sono allieva di Roberta Soldani, mi ha consigliato lei di partecipare alla gara, era la prima volta. I brani li ho scelti insieme a lei. Amo Lucio Battisti, “e penso a te” è vicina vocalmente alle mie corde, dunque, ho deciso di cantarla. “Bound to You” di Christina Aguilera doveva essere un esercizio di vocalizzo, poi, notando che riuscivo a cantarla interamente, ho deciso di portarla in gara. Un’esperienza che mi è servita per rompere il ghiaccio con il canto, si è creata una bella atmosfera con gli altri concorrenti, molto solidali e per nulla competitivi!”

Nella serata del 12 settembre, seconda tornata di audition, si sono invece esibiti:

Per i KIDS:

Sofia Politini: “Quando ero piccola cantavo con il microfono finto. Dopo il periodo covid ho chiesto ai miei genitori di poter iniziare canto con l’insegnante che tutt’ora mi segue. Credo di aver ereditato il talento dalla mia bisnonna, cantante magnifica. Apprezzo sia il jazz e che il pop. Ho scelto due brani italiani, ma è stato un caso, poiché mi trovi meglio a cantare con l’inglese. Ho sempre ammirato Arisa, quando è uscita la colonna sonora del film “Il Ragazzo con i Pantaloni Rosa” “Canta Ancora” l’ho apprezzata tantissimo, ho deciso di dedicarla a mia madre. Di “Ho Amato Tutto” di Tosca, invece, ho sempre apprezzato il testo, riesce a essere molto sensibile e a entrare nelle mie corde.”

Anna Lunghi: “amo cantare da sempre, soprattutto da quando mio zio Fulvio (altro concorrente della categoria SENIOR) mi ha insegnato a farlo. È stata la prima volta ad un concorso canoro.  Ho scelto “Bottiglie Vuote” perché adoro i Pinguini Tattici Nucleari, è la mia preferita del loro repertorio musicale, è adatta al palco ed è coinvolgente. “Volevo Essere un Duro” di Lucio Corsi, invece, mi ha colpito per il testo. Mi sono divertita molto al concorso, ho fatto amicizia con le altre bambine della categoria e spero di ripetere l’esperienza!”

Per gli YOUNG:

Giulia Caporalini: si esibisce con “Quando” di Pino Daniele e “Misty” di Errol Garner, due brani distanti nella cultura ma allo stesso tempo vicini nelle tematiche. “Ho iniziato ad appassionarmi alla musica a sei anni grazie a mio fratello batterista. Durante il suo saggio, infatti, ho notato alcuni bambini che cantavano con lui, quindi, ispirandomi a loro, ho deciso di farlo anch’io. Dal gioco è nata la passione. Ho scelto “Quando” perché adoro la sonorità della melodia e la complessa semplicità della canzone: il testo rimane tutt’oggi enigmatico ed è ciò che lo rende unico. Per quanto riguarda “Misty”, apprezzo la dolcezza con cui si sintetizza in maniera unica la fase dell’innamoramento, crea un’atmosfera tranquilla, inoltre apprezzo molto il jazz. Per questo motivo, probabilmente, è arrivato maggiormente ai giudici ed è stato scelto per la serata finale.”

Benedetta Torrini: voce grave e profonda che ha allietato il pubblico in maniera sublime: “ho iniziato con il canto da solista a nove anni, ora sono seguita da un insegnante lucchese e frequento l’accademia musicale. Non ho parenti in famiglia che mi abbiano ispirato, ascolto jazz, pop ma soprattutto cantautorato italiano. Ho scelto i due brani soprattutto per il testo. Ho scelto “Anna e Marco” di Dalla, per il lato sentimentale e per l’atmosfera che la canzone riesce a creare. I giudici hanno però premiato “I Giardini di Marzo” di Battisti, che sento più mia in questo periodo, sono più malinconica ultimamente. Inoltre, prediligo l’aspetto interiore delle persone, le loro incertezze e fragilità, e la canzone le espone ottimamente!”

Per i SENIOR:

Fulvio Brocchi: “Ho iniziato a cantare a 18 anni, nel 1978. Percepivo di avere una buona voce per cantare. Ero appassionato dei Genesis e dei Pink Floyd. Avevo un gruppo con cui ho iniziato la mia carriera. Dopo anni di prove, il gruppo ha assunto il nome di “Skylab” nel 1983, era un gruppo bibbienese. Nel 1990 la band si è sciolta e ho iniziato a fare piano bar con un amico fino al Duemila circa, quando formammo un altro gruppo con alcuni conoscenti. Nel 2018 è avvenuta la Réunion del gruppo “Skylab” e al contempo ho iniziato a collaborare con “Vocale Accordion”, altra band con la quale suoniamo soprattutto brani di Lucio Battisti. Ho scelto di esibirmi con “Replay” di Samuele Bersani sia per la melodia che per il testo. “Felicità” di Lucio Dalla è invece una canzone che colpisce per la sua semplicità. Ho partecipato con lo spirito del divertimento e non della competizione, mi ha fatto piacere la grande affluenza del pubblico!”

Florio Papini: “sono sempre stato appassionato di canto, alle scuole salesiane che ho frequentato sono stato fin da subito supportato dagli insegnanti e ho cantato nel coro in diversi spettacoli dal vivo. Fino ai 35/40 anni mi sono esibito più raramente, poi ho ripreso le lezioni e sono aumentate le partecipazioni ai concorsi canori. Sono entrato in contatto con “Quinte tra le Note” circa quindici anni fa e di lì in poi la mia attività è decollata anche con i musical. Ho scelto di partecipare con “Cambiare” di Alex Baroni. Anche se difficile da eseguire, lo percepisco molto nelle mie corde, mentre de “La Casa del Sole” dei Pooh preferisco la strumentale. Forse per questo motivo quest’ultima canzone è stata scelta dalla giuria per la serata finale.”

I cantanti della categoria INEDITI si sono esibiti tutti nella seconda serata di audition:

Gisella Panozzi, in arte “Gisy”: “ho iniziato a cantare a sei anni nel coro della mia città, Arezzo. Ero l’unica in famiglia a praticare musica. Dopo essermi diplomata presso il liceo musicale mi sono iscritta all’Accademia di Bologna, che tutt’oggi frequento. Ho anche un gruppo ma principalmente canto da solista, suoniamo il funky pop/jazz. Prediligo il canto in inglese, essendo madrelingua. “Lost”, primo dei miei due inediti, è stato scritto quando avevo 16 anni e parla di un momento i cui mi sentivo persa, un classico dell’adolescenza. “Silent Tears”, invece, parla della mia ultima relazione, periodo in cui mi sentivo oppressa e incapace di relazionarmi e comunicare a pieno con il partner, situazione che, come da titolo, mi ha visto spesso e volentieri “piangere in silenzio”, come da titolo. Già conoscevo il mondo di “Bibbiena Canta” poiché ho partecipato all’edizione 2024, adoro il Teatro Dovizi come luogo in cui esibirsi e le amicizie che sono riuscita a costruirmi all’interno del contesto. Vorrei partecipare certamente anche il prossimo anno!”

Simone Milleri, in arte “Samo”: dall’attitudine hip-hop e dalle rime taglienti, porta due inediti scritti a posta per l’occasione. “Ho sempre cercato la musicalità per un obiettivo più grande di me, ciò che va al di là della mia individualità, e per portare avanti messaggi legati a ciò che penso su quello che vedo, sento, leggo. Appena maggiorenne ho iniziato ad appassionarmi fortemente alla scrittura. Necessitavo di scrivere per creare una forma più fruibile delle mie opinioni, la musica è un ottimo vettore in tal senso. Sono appassionato di Frankie Hi-Nrg e Caparezza, entrambi artisti che mi affascinano e a cui mi ispiro. Mi è sempre piaciuto stare sul palco, poiché mio padre era musicista e mio fratello è appassionato di poesia (oggi scrive per una rivista legata al tema). “USAUSSR”, il primo dei due miei inediti, è un ripensamento del crollo del Muro di Berlino del 1989: caduto l’imperialismo si fonda una nuova realtà utopica in cui i popoli non sono più divisi e la società è improntata sul rispetto dei diritti individuali delle persone. “MINCHIA MATTO” è invece più diretto, una riappropriazione dell’ideologia fuorviante che si ha oggi del terrorismo, che ovviamente non può coinvolgere tutti coloro che sono di religione islamica. Quando sono sul palco sono aperto al confronto, non ai meri complimenti. La contraddizione è umana, quindi sono aperto al dialogo costruttivo, anche a riconoscere l’errore se necessario, perché essendo umani tutti ne compiamo, basta rendersene conto, sia come individui che come società.”

Ilaria Sacchi: “Fin da piccola ho sempre apprezzato il canto, grazie anche al supporto di mio padre, cantante e chitarrista. Una volta che conosci la musica è difficile farne a meno, da tutti i punti di vista. Ho iniziato a cantare più di frequente per un’orchestra di liscio ad Arezzo, “Laila e Gli Amici” per 3 o 4 anni. Successivamente, insieme al chitarrista dell’orchestra abbiamo iniziato ad occuparci di pianobar e altri eventi, fino a quando ho iniziato a cantare da solista. Ho partecipato per la prima volta quest’anno al contest con due inediti. “Come passa (male) il tempo” parla in generale della vita e di come il tempo scorra inesorabilmente ma allo stesso tempo mette in risalto chi sono adesso, frutto di tutta l’esperienza vissuta da più giovane. “A cena da te in un campo d’amore” è un inno alla vita di tutti gli esseri, un inno al veganismo e al rispetto della natura. Per me è stato un evento organizzato in maniera egregia e molto interessante, anche il prossimo anno ho intenzione di partecipare!”

La serata finale, svoltasi il 27 settembre dalle ore 21.00 presso il Teatro Dovizi di Bibbiena, ha visto la partecipazione di Barbara Perissi, giornalista inviata dell’emittente locale “Teletruria”, e Giuseppe Misuri, commentatore di “Radio Fly”, nella veste di presentatori; la cantante Laura Falcinelli e il bassista Maurizio Bossi come super ospiti e la comicità de “Gli Avanzi di Balera”, trio comico aretino noto in tutta la provincia. Presenti anche il Sindaco di Bibbiena Filippo Vagnoli e l’assessore alla cultura Francesca Nassini. Hanno contribuito all’evento AVIS, l’associazione “Noi Che Bibbiena”, l’associazione “Commercianti Centro Storico”. La giuria è stata composta da numerosi musicisti e cantanti. Tutti i cantanti sono stati accompagnati dalle coreografie di “Two Pass Dance”, “Freestyle Dance School” e “Universo Danza”.  La serata è stata diretta dalle tre organizzatrici con l’ausilio di Luca Miani, pianista.

Il voto della giuria ha sancito la vittoria finale di Sofia Politini per la categoria KIDS; Viola Soldani per gli YOUNG; Fulvio Brocchi per i SENIOR; Simone Milleri per gli INEDITI. Dalla nostra redazione vanno comunque i più colorosi complimenti, per l’alto livello espresso, a tutti i cantati in gara! Un sincero abbraccio va invece alle tre organizzatrici Angela Prati, Roberta Soldani e Laura Falcioni, professioniste vere. Che questo evento possa stabilirsi come un appuntamento fisso e possa essere apprezzato anche oltre il Casentino per la qualità delle esibizioni dei singoli e dell’intrattenimento generale.

 

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