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sabato, 20 Aprile 2024

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I dieci anni della squadra UISP del Corsalone

di Francesco Benucci – Nella realtà odierna, così veloce, così frenetica, così “social”, si fa presto a dire dieci anni: sembrano ridursi ad un soffio di vento, ad uno schiocco di dita, ad un tweet. Ma non è sempre così o, perlomeno, non lo è per tutti. Aggiungiamo: fortunatamente. Un decennio, soprattutto se vissuto in una dimensione di gruppo e condivisione, è fatto di sensazioni da assaporare intensamente, di attimi di vita da ricordare, di voglia di costruire qualcosa che duri nel tempo. È il caso della società calcistica dei campionati UISP A.S.D. Il Corsalone, un sodalizio storico del panorama sportivo-amatoriale casentinese che proprio nel 2019 celebra dieci anni di gol, personaggi, vittorie, delusioni, aneddoti, dieci anni ricchi di storia, farciti di emozioni indelebili, che nessun tratto di penna potrà mai cancellare dal cuore e dalla mente. È l’estate del 2009 quando un gruppo di amici, con serietà e professionalità, comincia a dare spessore e concretezza ad una voglia di stare insieme destinata a palesarsi su un campo da calcio; i nostri, ancor prima di conoscere con certezza come e dove avrebbero potuto allenarsi e giocare, consapevoli che le iniziali difficoltà sono solo i primi avversari da dribblare, delineano un’idea di squadra, astratta ma decisiva per comprenderne lo spirito di fondo; ed è un’immagine, se vogliamo, anche goliardica, legata ai piaceri della vita (non solo la buona tavola) e al divertimento, perché i presupposti che li uniscono, che li rendono un gruppo compatto capace di trovare lo svago oltre al gioco del calcio, sono la virtù e il valore dell’amicizia, sempre e comunque, prima di qualunque altro interesse, individuale o di team.
Da questi input emerge un DNA fatto di impegno, orgoglio, gusto nell’essere uniti per un medesimo fine, una regola (chiunque del Corsalone vuole far parte di questa squadra non ha bisogno di fare alcuna richiesta ma può e deve farne parte di diritto, qualunque sia la sua età) che testimonia la natura inclusiva della società, una rosa il cui zoccolo duro è costituito da storici abitanti del Corsalone (DOC e “acquisiti”) e la cui estensione anagrafica… non conosce limiti! Parte così un’avventura lunga dieci anni in cui tante difficoltà sono superate grazie all’entusiasmo e al contributo di molti: basti pensare al campo d’allenamento che per un lungo lasso di tempo è stato stretto e solo poco più lungo di un terreno da calcio a 5, con una metà campo dove era installata una porta più alta che larga e senza rete, priva, tra l’altro, di luci per poter far allenare i portieri, mentre nell’altra metà resisteva una piccola porta di calcetto, ironia della sorte, l’unica ben illuminata. Se queste “disavventure” oggi sfumano nella dolcezza dei ricordi e anzi suscitano un quasi malinconico sorriso, è per quello spirito di appartenenza che rende diversa e comunque bella una realtà che i nostri chiamano famiglia, in cui tutti si cercano prima come amici e poi come compagni di squadra, senza mai dimenticare che tra di loro ci sarebbe stato qualcuno che oggi, purtroppo, non c’è più ma che, in realtà, è sempre presente, anche nel cuore di chi non l’ha mai conosciuto. Con queste immagini negli occhi, con questa determinazione, con la memoria di una brillante stagione 2018/2019 (culminata nel raggiungimento dei playoff di Eccellenza), i calciatori del Corsalone iniziano l’annata attuale non tradendo la propria filosofia e perseguendo un obiettivo molto chiaro: cominciare la stagione con un certo numero di giocatori e finirla sempre, se possibile, almeno con un giocatore in più, ma mai con un giocatore in meno, magari costretto ad abbandonare perché non considerato. Un obiettivo da raggiungere grazie ad una rosa ampia, all’allestimento di un rinnovato staff tecnico, all’idea di una doppia figura nel ruolo di mister e ad una mentalità che ha reso questi dieci anni speciali, non di frettolosa e superficiale corsa ma di profondo e sentito Corsa…lone!

(tratto da CASENTINO2000 | n. 313 | Dicembre 2019)

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