di Federica Andretta – La natura. Un favoloso universo di colori e di sfumature. Un mondo straordinario e complesso da cui non finiamo mai di imparare. Basta mettere piede nel piccolo capanno di Carlo per capire che, ciò che dall’esterno potrebbe apparire come un semplice passatempo, è in realtà passione e vita. Carlo Fumagalli alleva da anni con amore e dedizione pappagalli ondulati. Veri e propri animali da compagnia, creature così amorevoli e sensibili che sembrano quasi leggerti dentro mentre ti scrutano con quei teneri occhietti.
È sufficiente osservare due coppie inseparabili di pappagallini per capire quanto l’affetto, l’amore e il mutuo sostegno non siano soltanto sentimenti unicamente umani. Un attaccamento che traspare anche dagli occhi di Carlo che sembra aver creato con i suoi animaletti una relazione quasi paterna. Per non parlare poi di quel loro modo elegante di muovere la testa e del loro cinguettio ininterrotto ma pur sempre melodioso. Ma la cosa che più affascina è la loro sublime e affinata intelligenza. Una volta addestrati a posarsi spontaneamente e senza alcun timore sulle dita, ecco che sembra instaurarsi quasi un legame speciale. Carlo incominciò ad appassionarsi di pappagalli all’età di 13 anni dopo che sua madre gli aveva regalato un pappagallino di colore azzurro. Ma Gigio (questo il nome del suo nuovo amico) non sarebbe rimasto da solo per troppo tempo, ma anzi avrebbe presto avuto una compagna tutta per sé. Fu così che in qualche modo partì tutto, dapprima dal 1978 al 1987 e poi, un po’ di anni più tardi, dal 2014 fino ai giorni nostri.
I pappagallini ondulati
Il nome di questa specie è dovuto alle caratteristiche ondulature presenti sulle ali. Esistono molteplici varietà di esemplari che vanno dal classico verde chiaro (tipico del ceppo originario di pappagallino selvatico australiano da cui discendono, detto anche ancestrale e importato in Gran Bretagna nel lontano 1840) alle tonalità più svariate formatesi per effetto delle varie mutazioni genetiche, alcune delle quali apparse in natura ed altre selezionate in allevamenti privati nel corso degli anni. Una gamma di combinazioni di colore che lascia estasiato persino l’ammiratore più inesperto. A ciascun pappagallo dal settimo-decimo giorno di vita viene applicato alla zampina un anellino in alluminio di uno specifico colore, non rimuovibile, rilasciato dalla F.O.I. (Federazione Ornicoltori Italiani), sul quale viene stampata una sigla alfanumerica contenente l’anno di nascita dell’animale, un numero progressivo ad esso riferito e il codice dell’allevatore. Gli ondulati rappresentano dei veri e propri animali da compagnia, «qualcuno con cui parlare» tanto che sembrano infondere un’azione terapeutica. Per esempio nel 1956, nel manicomio criminale di Broadmoor in Inghilterra, fu permesso ai detenuti di tenere nella propria cella dei pappagallini. Ciò risultò benefico per la loro psiche e la loro felicità.
Come capire se un uovo è stato fecondato?
Semplice. Basta munirsi di una piccola torcia. Se alla luce l’uovo risulta interamente trasparente non è stato fecondato. Se in cima il guscio è trasparente mentre in fondo è più scuro, allora è stato fecondato e il pulcino è vivo. In ultimo, se l’uovo appare completamente scuro, il pulcino è morto.
La stagione del pappagallo
Va da ottobre a settembre. Intorno alla fine di settembre inizia il periodo riproduttivo che termina ai primi caldi intorno al mese di giugno. Lo svezzamento del pappagallo dura 40 giorni. Poi tra i 40 e i 50 giorni di vita avviene la prima vera muta importante. L’età riproduttiva incomincia intorno ai 10-12 mesi di età mantenendosi nella femmina in genere per circa 5 anni.
Le gare
Le gare, in generale, mirano a valutare la lunghezza delle penne, la grandezza della testa e l’ampiezza d’angolo risultante dalla posizione assunta dal pappagallino sul trespolo. Un pappagallino per diventare un bel soggetto da esposizione, in grado di vincere competizioni, deve rispondere a determinati requisiti: la testa deve essere grossa e armoniosa e deve formare sul posatoio un angolo di 45°. L’Associazione Fiorentina Ornitologica, a cui è iscritto Carlo, organizza periodicamente gare per gli appassionati e gli amanti di queste meravigliose creature. Per capire quanto l’allevamento di pappagalli non rappresenti esclusivamente un semplice hobby, ma piuttosto un prestigioso fenomeno culturale di notevole e più ampio impatto, è sufficiente citare il “66° Campionato Mondiale di Ornitologia” tenutosi a Cesena dal 13 al 21 gennaio scorso.
Per saperne di più su Carlo
Potete dare un’occhiata sul suo profilo Facebook Carlo Allevatore dove troverete bellissime foto e info! E chissà che il prossimo appassionato di pappagalli non possiate essere voi!
(tratto da CASENTINO2000 | n. 295 | Giugno 2018)