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martedì, 19 Marzo 2024

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Ripartenza… con prudenza

di Anselmo Fantoni – Lentamente il mondo sta tornando alla normalità e ci avviciniamo alla stagione di feste nei paesi, ritorno di eventi culturali, in pratica ritorno alla normalità. Le regole ancora in vigore lasciano troppe incertezze e la stragrande maggioranza di sagre anche quest’anno non verranno organizzate.

Ma vediamo cosa succede a Pratovecchio Stia dove si organizzano tre eventi degni di rilevanza ultra comunale iniziando dalla mitica Bierfest che quest’anno sarebbe cornice del 40° anno di gemellaggio tra Uffenheim e Pratovecchio. Il Presidentissimo Enrico Beni passa notti insonni per capire le possibilità di realizzazione dell’evento che però, vista l’onerosa organizzazione, ha bisogno di certezze e di affluenza di pubblico importante.
«Cercheremo di farla fino all’ultimo momento utile – dice Beni, – il non aver ancora rinunciato è già di per sé un miracolo, condito con una grossa dote di incoscienza. Per il gruppo di volontari e per il paese la Bierfest è sudore e gioia, stare insieme e festeggiare non solo una tradizione straniera, che ha oramai attecchito da noi, è la riconferma che tra europei sono finiti i tempi delle guerre e che insieme si può continuare a costruire un’Europa che non è solo burocrazia ma anche amicizia tra i popoli».
Non sarà facile in tempi troppo ristretti e con le incognite ancora aperte rivedere il tendone pieno di famiglie e allegria, ma conoscendo la caparbietà del Presidente se si aprirà un minimo spiraglio avremo di nuovo la Bierfest.

Facciamo adesso qualche domanda al portavoce di Naturalmente Pianoforte Marco Taddei per capire come loro si preparino alla ripartenza.
Come ha vissuto la pandemia l’associazione Prato Veteri?
«Nel 2020 abbiamo dovuto cancellare la V edizione di Naturalmente Pianoforte quando già a febbraio-marzo era tutto pronto e programmato. Quest’anno invece, con una situazione sanitaria che sembra sia migliore, abbiamo deciso di ripartire con “Naturalmente Pianoforte 2021-Restart”».

Questa estate ritornerete in piazza, le norme in vigore hanno limitato la vostra creatività, oppure l’hanno potenziata?
«Le norme vigenti ci impongono, e noi siamo d’accordo, di evitare assembramenti non controllati e non controllabili e quindi l’intera manifestazione sarà incentrata principalmente sui concerti, una decina, a numero chiuso e nel rispetto delle norme di sicurezza, su alcuni eventi artistici extramusicali e sulla prosecuzione di “Tasto 89”, il progetto che, nell’ambito dell’esperienza Scuola-Lavoro, va avanti dal 2017 con gli studenti del Liceo Scientifico di Poppi e quest’anno anche con quelli dell’Istituto Tecnico per il Turismo».

Quale importanza avranno secondo voi gli eventi che state preparando, per un risveglio delle comunità pratovecchina e stiana? servirà anche a un risveglio culturale e sociale di tutto il Casentino?
«Devo fare una precisazione: da diversi anni la nostra manifestazione fa riferimento a tutta la valle e non solo a Pratovecchio Stia. Il cuore rimane qui dove è nata, ma l’obiettivo di base dichiarato più volte è quello di far conoscere e valorizzare l’intero Casentino. Anche quest’anno infatti abbiamo previsti concerti al Santuario della Verna, a Camaldoli, a Bibbiena oltre che, naturalmente, a Pratovecchio Stia, Porciano e Romena.
Speriamo anche noi che questo sia l’anno della ripartenza, come indica quel “Restart” del titolo della manifestazione».

IL PROGRAMMA COMPLETO DEGLI EVENTI
PRENOTAZIONI DISPONIBILI SU
www.naturalmentepianoforte.it/calendario-concerti

Un altro incontro è stato quello con le “tigri” della Biennale dell’Arte Fabbrile a Stia. Ci incontriamo nella loro sede nel prestigioso complesso del Palagio Fiorentino. Di fronte la Presidente Gemma Bendoni e la Vice Presidente Benedetta Della Bordella che, in una lunga chiacchierata, come un’antica veglia contadina, si raccontano e mi informano di come hanno vissuto il 2020 e come realizzeranno la manifestazione di quest’anno, perché anche qui una cosa è certa: La Biennale si farà.
Mentre ascolto con piacere il racconto del gruppo di volontari, di come hanno vissuto la pandemia, altre due volontarie lavorano al computer per preparare alcune pratiche burocratiche proprio in vista dell’evento di settembre.

Sono di fronte a un gruppo di volontari motivati e che tra loro ha costituito una comunità di amici, infatti, una delle cose che hanno sofferto di più è proprio il non essersi potuti ritrovare per organizzare, ma anche e soprattutto per socializzare. Sono orgogliose di aver contribuito, nei primi momenti dell’emergenza, con la donazione di mascherine ai commercianti del paese per garantire la continuità dei servizi essenziali, ma anche con la messa a disposizione dei medici di base di saturimetri per facilitare l’assistenza dei pazienti.

Ovviamente anche per loro gli ultimi dettagli saranno decisi quando ci saranno norme certe sulla gestione della sicurezza, ma i fabbri, il cuore pulsante della manifestazione, hanno già dato disponibilità a venire a Stia garantendo lo svolgimento del concorso di forgiatura.
Quest’anno sarà una manifestazione sicuramente di rilievo europeo, ma le organizzatrici sono fiduciose che si possa garantire una partecipazione a livello mondiale. La cosa che non si è arrestata neanche nel 2020 è la tenuta dei corsi di formazione che hanno sfiorato la ventina di partecipanti e che fa ben sperare per il futuro visto che sono partiti i lavori della nuova sede della scuola alla stazione di Stia. Sarà per loro un agosto caldissimo, perché alcune decisioni organizzative andranno prese all’ultimo momento, un’incertezza che avrebbe scoraggiato chiunque ma non queste donne tenaci e concrete.

Insomma la ripartenza pare abbia messo radici anche nell’alto Casentino e lo fa con eventi di altissimo livello culturale grazie anche alla generosità degli sponsor che anche in un periodo economicamente complicato non faranno mancare il loro sostegno. Sappiamo quindi che l’estate chiuderà in bellezza e potrebbe regalare piacevoli sorprese come un rinnovato museo del ferro battuto che le organizzatrici sperano di rendere operativo proprio in occasione della Biennale.

Occhio ai cartelloni perché ci regaleranno momenti di divertimento ad alto contenuto culturale.

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