Questa mattina, nel salone consiliare di Bibbiena, alla presenza di tutti i sindaci del Casentino e dei vertici della Asl, è stata approvata la revisione al Patto Territoriale Zona Casentino, un documento strategico che delinea il futuro dei servizi sanitari del territorio nel contesto della riorganizzazione del Servizio Sanitario Regionale.
Gli obiettivi che il Patto si propone sono molteplici: innanzi tutto il mantenimento dell’offerta complessiva dei servizi esistenti, sia territoriale, sia ospedaliera, sia dell’emergenza-urgenza; poi il potenziamento del sistema di risposta dell’emergenza territoriale e quindi la riorganizzazione del percorso nascita con la completa presa in carico della gravidanza e del puerperio da parte dei servizi zonali e la centralizzazione del parto; lo sviluppo della rete clinica integrata tra specialisti ospedalieri e Medici di Medicina Generale; il potenziamento delle attività chirurgiche con introduzione di nuove attività ed incremento di quelle esistenti; lo sviluppo di percorsi pediatrici integrati tra specialisti ospedalieri e Pediatri di Libera scelta.
La strutturazione di questo percorso, è stata preceduta da un’attenta analisi dei bisogni territoriali partendo proprio dallo stato di salute dei casentinesi, a cui è stato adeguato poi il Patto tra azienda e territorio che porterà al potenziamento dei servizi territoriali, all’integrazione con quelli ospedalieri e ad un’attività di emergenza urgenza più forte. Vediamo più nel dettaglio alcune delle voci più significative comprese nel percorso intrapreso.
Il Day Service verrà implementato di 15-20 prestazioni settimanali. Sarà parimenti assicurata una presenza maggiore dell’ortopedico in Casentino.
Per quanto riguarda la chirurgia del pavimento pelvico -ad oggi presente solo ad Arezzo e in Valdarno – verrà attivata una seduta dedicata in Casentino, con tre interventi settimanali e quindi avviato un ambulatorio specifico.
La chirurgia ginecologica verrà rafforzata con interventi aggiuntivi. Saranno garantite 10 prestazioni in più per la diagnostica isteroscopia.
Sul fronte pediatrico, sarà praticamente raddoppiata l’attività per l’allergologia pediatrica, attivato un Day Service specifico e avviato un ambulatorio pneumologico.
Saranno mantenuti i 6 posti letto tra terapia intensiva ( 4) e sub intensiva (2).
Per il Pronto Soccorso, sarà realizzata una piastra di emergenza ed incrementati i posti letto disponibili.
Per l’Emergenza-urgenza saranno assicurate una postazione infermieristica a Stia h12, un’auto medica a Bibbiena h24 e due postazioni BLSD (BASIC LIFE SUPPORT – DEFIBRILLATION) h 24 anziché una sola.
Interessanti anche le proposte per il territorio: dall’ampliamento dell’apertura del consultorio polivalente tutti giorni dal lunedì al venerdì fino alle 19, ampliamento delle sedute ostetrico-ginecologiche, la possibilità di effettuare in zona il prelievo per il Duo-Test e gli incontri per il parto in analgesia.
Un potenziamento anche del percorso nascita che verrà fatto a fronte della centralizzazione del punto nascite su Arezzo, ampliamente giustificato da un numero di parti notevolmente inferiore rispetto al minimo richiesto per legge ( 173 di cui 54 cesarei nel 2015), e quindi dalla mancanza di standard di sicurezza adeguati.
Le decisioni legate alla tempistica dell’attivazione dei nuovi servizi e quindi della centralizzazione del punto nascite di Bibbiena, verranno prese in una nuova seduta della Conferenza socio-sanitaria che si riunirà il prossimo 29 di Febbraio.
Il Sindaco Daniele Bernardini come Presidente della Conferenza zonale socio-sanitaria e a nome di tutti i primi cittadini del Casentino ha commentato: “Un documento che offre al Casentino sicurezza sul lungo periodo e che, essendo stato redatto sullo stato dei saluti dei casentinesi, risulta assolutamente adeguato a fornire risposte mirate sul fronte socio sanitario. Importante risultato che mira a rendere il nostro ospedale più forte sul tema dell’emergenza-urgenza ed il territorio più presente con i servizi consultoriali e di assistenza. Alla luce dei fatti, difendere a prescindere e ad oltranza il punto nascita avrebbe significato perdere tutto il resto. Come amministratori abbiamo il dovere di guardare al futuro e per questo assicurare servizi stabili e forti e soprattutto una lunga vita ad una struttura portante per il territorio come è, appunto, il nostro ospedale. Non potevamo nascondere con un’azione demagogica un fatto che sarebbe stato solo rimandato un poco più in là nel tempo. Insomma, l’onestà e la chiarezza hanno determinato questo percorso dall’inizio alla fine e ne sono orgoglioso.
I sindaci monitoreranno personalmente affinchè ogni impegno sottoscritto nel Patto venga rispettato nel tempo. A questo fine abbiamo istituito anche una sorta di gruppo di monitoraggio i cui risultati saranno comunicati ai cittadini in modo puntuale ogni mese”.
La revisione del Patto è stata votata da tutti i Sindaci del Casentino ad eccezione del Sindaco di Castel San Niccolò Paolo Agostini.
Il Conte Mascetti non avrebbe saputo spiegare meglio, ma forse siamo noi che non ci arriviamo… Di tutta questa immane supercazzola, abbiamo capito solo che chiude il punto nascita. Il resto solo parole e promesse per spiegare e vendere il nulla o poco più del nulla. Boh!