E pensare che il 2023 è l’anno dispari, nel quale “Naturalmente pianoforte” dovrebbe aprire semplicemente una finestra sul festival che tornerà, vista la cadenza biennale, nell’estate 2024. Quest’anno in realtà “Aspettando naturalmente pianoforte” sarà più che una semplice finestra, piuttosto un balcone molto ricco con ospiti importanti e eventi collaterali particolarmente significativi anche per festeggiare il trentennale di quel “patto verde” tra Natura e uomo che è il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna e la nuova amicizia e collaborazione con la Fraternità di Romena.
E’ dunque già il caso di segnare in rosso le date degli eventi di quest’anno che si svilupperanno in gran parte nel week end 21-23 luglio: Niccolò Fabi aprirà il festival a Protovecchio venerdì 21 luglio, il duo Paolo Fresu e Omar Sosa lo proseguirà sabato 22 luglio sempre a Pratovecchio, mentre il menestrello Angelo Branduardi completerà uno straordinario fine settimana domenica 22 a Romena.
E sempre Romena sarà la cornice di “Torneremo ancora” il concerto dedicato a Franco Battiato che Simone Cristicchi e Amara proporranno sabato 12 agosto.
Accanto ai quattro concerti di punta, quest’anno Aspettando Naturalmente Pianoforte avrà anche eventi collaterali di grande spessore come il concerto della Toy Piano Orchestra, in programma…; l’iniziativa nasce grazie all’amicizia nata tra il festival casentinese e Piano City Milano il festival diffuso diretto dalla musicista Ricciarda Belgiojoso che ogni anno porta nelle strade del capoluogo lombardo più di 250 concerti.
In quei giorni i bambini della Toy Piano Orchestra, inoltre, incontreranno i loro “colleghi” dell’Istituto Alto Casentino che hanno seguito un progetto musicale con l’Ukulele in uno scambio di vita tra le note. Ricciarda Belgiojoso si è detta “felice di questo incontro e di questa partecipazione ad un progetto open air nel parco più bello d’Italia”.
Aspettando Naturalmente Pianoforte sarà anche una Master Class classica con 16 pianisti diretta dal Maestro Andrea Turini e una Master Class Jazz con 10 pianisti con il Maestro Simone Graziano.
“Rispetto al festival vero e proprio – dicono i responsabili di Prato Veteri , l’associazione che organizza la manifestazione – abbiamo comunque cercato di metter in cantiere un programma ricco e denso, grazie anche alla collaborazione con la Fraternità di Romena e il supporto economico del Comune di Pratovecchio-Stia, dell’Ente Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi e di numerose realtà imprenditoriali casentinesi”.
Come sempre il festival casentinese non proporrà soltanto musica. Agli ottantotto tasti del pianoforte, si aggiungerà, come ingrediente aggiunto, la capacità dell’arte di valorizzare un angolo di Toscana bellissimo eppure ancora poco conosciuto come il Casentino. Un luogo che richiama l’antico legame tra uomo e natura e che conserva con amore foreste millenarie oggi bene dell’Unesco, borghi medievali e rari tesori d’arte. Un legame con la natura che la musica ha sempre cercato, pensiamo a Vivaldi o allo stesso Beethoven che, nei suoi appunti diceva: “Come sono contento di errare tra boschi, foreste, alberi e rocce!”.