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venerdì, 13 Dicembre 2024

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Conversazione sul nostro tempo e su quello che verrà con il regista Marco Tullio Giordana

Provare a leggere i segni dei tempi che stiamo vivendo per capire se esiste e dove è una “meglio gioventù” capace di interpretare il presente e riaprire il futuro.

 

Sarà questo il tema di fondo della conversazione con uno dei più grandi registi italiani, Marco Tullio Giordana, in programma lunedì 11 giugno, ore 21, al cinema Italia di Soci, in provincia di Arezzo nella valle del Casentino.

Il regista de “I centopassi”, “La meglio gioventù”, di “Romanzo di una strage” è l’attesissimo ospite del ciclo di incontri “Le parole e il silenzio” organizzato dalla Fondazione Baracchi e dedicato quest’anno ai “germogli di cambiamento”.

La conversazione, condotta dai giornalisti Massimo Orlandi e Paolo Ciampi, avrà al centro i ricordi, i pensieri e le riflessioni di Giordana ma anche le suggestioni che arriveranno da alcuni frammenti dei suoi film.

Il cinema appartiene al nostro tempo, diceva il grande Orson Welles. Ma il cinema è anche sguardo sul mondo, capacità di far parlare i fatti e le persone. Possibilità di dare un altro senso a ciò che è stato e a ciò che potrà essere. E tutto questo è particolarmente vero per Marco Tullio Giordana, un regista che con la sua arte ha raccontato in maniera originale e coinvolgente il nostro Paese, specie nei suoi aspetti più misteriosi e controversi: dalla mafia (I centopassi), al terrorismo (Romanzo di una strage) sino a riassumere nella grande saga familiare de La meglio gioventù, uno dei più grandi film italiani di sempre, la nostra storia dagli anni Sessanta  ad oggi.

Nella biografia di Giordana risaliamo sino agli anni ’70 per trovarlo all’esordio con Maledetti vi amerò cui seguono La caduta degli angeli ribelli, Notti e nebbie, Appuntamento a Liverpool (dedicato alla strage dell’Heysel) e Pasolini, un delitto italiano.

Nel 2000 con I centopassi, film di denuncia sulla vita e sulla morte di Peppino Impastato interpretato da Luigi Lo Cascio,  vince il premio per la miglior sceneggiatura al Festival di Venezia. Tre anni più tardi esce nelle sale La meglio gioventù, con il quale vince la sezione Un certain regard al festival di Cannes. Seguono Quando sei nato non puoi più nasconderti con il quale affronta il tema dell’immigrazione  e il film  per la tv Sanguepazzo con Monica Bellucci e Luca Zingaretti. Il suo ultimo film è Romanzo di una strage  dedicato alla strage di Piazza Fontana del 12 dicembre 1969 e ai fatti che ne seguirono, fino all’assassinio del commissario Calabresi. Uscita nelle sale lo scorso marzo, la pellicola, che conta anche su uno straordinario cast  di attori (Pierfrancesco Favino, Luca Zingaretti, Laura Chiatti, Luigi Lo Cascio e Valerio Mastrandrea) ha vinto tre David di Donatello.

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