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venerdì, 29 Marzo 2024

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Ero straniero

4733 morti in mare solo nel 2016 secondo l’UNHCR, l’Ufficio delle Nazioni Unite per i Rifugiati: il più grande esodo nel mediterraneo di sempre. Per questi e moltissimi altri motivi, il 20 giugno, è stata istituita dall’Onu la “Giornata Mondiale del Rifugiato”. Proprio in occasione di questa ricorrenza noi di CASENTINO2000 siamo andati ad Arezzo, alla conferenza stampa organizzata per presentare la campagna “Ero straniero”; ecco quello che abbiamo sentito.

L’incontro aveva come obiettivo, comune a tutte le associazioni proponenti, di presentare la proposta di legge di iniziativa popolare che vuole modificare profondamente l’attuale normativa che in Italia riguarda i cittadini stranieri non comunitari. Una proposta composta da 8 articoli, chiari e ben definiti, con cui giungere ad una regolazione e gestione diversa dei flussi migratori. La proposta di legge è stata lanciata alla fine dello scorso mese di maggio da un composito fronte di partiti, associazioni e movimenti, l’incontro di Arezzo ha visto la presentazione del Comitato promotore locale a cui partecipano: Arci, Acli, Associazione Culturale del Bangladesh, LiberApertaRadicali Italiani, Oxfam, Associazione Donne Insieme, Associazione Tahoma.

Ad aprire la conferenza stampa è stato Francesco Scatragli, presidente di LiberAperta, che ha ricordato le modalità previste per la presentazione di una proposta di legge di iniziativa popolare. Si avranno a disposizione 6 mesi di tempo per raccogliere almeno 50.000 firme in tutta Italia a sostegno della proposta.

Ma si tratta del numero minimo e il traguardo che si intende raggiungere è molto più alto, così da acquisire la forza necessaria per spingere il Parlamento a discutere e approvare quanto richiesto dai cittadini. «La legge – ha affermato Scatragli – vuole superare l’attuale normativa contenuta nella cosiddetta legge Bossi-Fini. Perché l’immigrazione è controllabile se gli Stati decidono di controllarla, senza fingere di farlo».

Per la presidente dell’ARCI di Arezzo Elisa Viti l’istituzione, il 20 giugno, della Giornata del Rifugiato «serve per parlare di questi temi, di questa realtà e la raccolta di firme è anche un pretesto per raccontare come stanno realmente le cose. Quando si parla di immigrati le persone si tappano le orecchie, bisogna fare chiarezza, parlare per demolire false verità». La presidente dell’Arci di Arezzo ha anche spiegato alcuni dei punti salienti della proposta come la riorganizzazione dell’accoglienza, l’abolizione del reato di clandestinità e l’apertura in Italia di canali di ingresso che non siano legati solo alla richiesta di asilo; infatti dovrebbe essere permesso di arrivare in Italia per lavoro attraverso la certificazione di percorsi che permettano l’inserimento.

Estremamente appassionato è stato poi l’intervento di Tito Anisuzzaman:«Bossi e Fini non ci sono più – esordisce il presidente dell’Associazione Culturale del Bangladesh – ma la loro cattiveria è ancora presente e molte delle problematiche legate alla situazione migratoria odierna sono da ricercare proprio nella loro legge. L’immigrazione ha sempre portato ricchezza perché coloro che vengono da fuori portano sia un bagaglio culturale diverso, sia imparano dalla nostra nazione .Quando gli italiani erano costretti a emigrare in America ci sono state molte ingiustizie nei loro confronti e hanno avuto molti problemi, ma questo errore passato noi non dobbiamo permettere che accada di nuovo. Gli immigrati sono uomini e questo pianeta ha posto per tutti, ha una ricchezza enorme che va gestita bene, per una società multiculturale».

Per Giulia Castelli, rappresentante dell’associazione Tahoma, che si occupa dell’accoglienza dei migranti in Casentino, « è importante che tutte le persone possano venire in questo Paese senza l’obbligo di fare una richiesta di asilo. Noi stessi, soprattutto i giovani abbiamo il desiderio di andare in altri Stati per fare esperienze lavorative o migliorare la nostra condizione dal punto di vista umano, economico o lavorativo; qualunque sia il motivo però a noi è permesso, siamo tutte persone e il mondo è di tutti, è giusto che ci sia possibilità di circolare in modo legale e libero per chiunque».

L’incontro è terminato con l’intervento di Paolo Pezzati, rappresentante di Oxfam, associazione per l’integrazione e la cooperazione internazionale attiva da più di 20 anni e presente in più di 90 paesi del mondo.

«Noi abbiamo aderito per 2 motivi: il primo è un motivo di metodo, una legge di iniziativa popolare può contribuire ha suscitare in Italia la nascita di un movimento, culturale prima che politico, che contrasti il blocco sociale che sta creando false verità sull’immigrazione, lavorando sulla paura e sulla mistificazione, la battaglia culturale deve impegnare il nostro Paese ad avere una visione, una programmazione di lungo periodo sulla società che vuole avere e che vuole costruire. Il secondo motivo è legato ai contenuti, come l’abolizione del reato di clandestinità.

La Bossi-Fini è fallita, ha prodotto 500.000 clandestini e la clandestinità è la prima condizione per lo sfruttamento, quando non sei riconosciuto, non hai diritti, sei vulnerabile. È importante gestire e legalizzare le entrate per dare l’opportunità a chi vuole arrivare nel nostro Paese di farlo in modo regolare e sicuro perché, per una persona morta nel Mediterraneo, ce ne sono sette morte nel viaggio. Da chiarire che gestione non vuol dire lassismo, vuol dire programmazione, vuol dire ragionare su un fenomeno che durerà decenni».

Nei prossimi mesi anche nelle piazze dei comuni della provincia di Arezzo e del Casentino sarà possibile firmare e sostenere questa proposta di legge. Un modo per superare una normativa che nega diritti fondamentali dell’uomo garantiti dalla nostra Costituzione e da tutti i trattati europei. Per un futuro in cui si abbattano i muri e si moltiplico le mani che si salutano e si stringono.

Realizzato dagli studenti dell’Istituto Superiore “Galileo Galilei” di Poppi che hanno partecipato al progetto di alternanza scuola-lavoro a CASENTINO2000: Agnese Benini, Eva Brami,Tommaso Chiarini, Emanuele Innocenti, Gabriele Magrini, Giacomo Meoni, Matteo Sassoli, Tommaso Sestini, Martina Tocchi e Jacopo Vannini. Docente di riferimento: Prof.ssa Donatella Agnolucci. Tutor CASENTINO2000: Mauro Meschini

(tratto da CASENTINO2000 | n. 284 | Luglio 2017)

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