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venerdì, 29 Marzo 2024

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Life skills, un ponte tra la scuola e la vita

di Sefora Giovannetti – Le Life Skills sono competenze che rendono l’individuo capace di rispondere alle sfide e alle richieste che quotidianamente la vita ci pone di fronte. Quali sono queste competenze? Ovviamente sono innumerevoli, ma per riuscire a dare una risposta accessibile a tutti sono state suddivise in tre grandi aree: quella relativa all’ambito emotivo, quella relativa all’ambito relazionale e, l’ultima, relativa all’ambito cognitivo.
Vediamo nel dettaglio quale siano. La consapevolezza di sé, la gestione delle emozioni, dello stress, la comunicazione efficace, le relazioni efficaci, l’empatia, il pensiero critico, quello creativo, la capacità di prendere decisioni, risolvere i problemi. Ognuna di queste ha un evidente importanza nello sviluppo dell’individuo. La consapevolezza di sé facilita nella persona la comprensione di ciò che un individuo ama e ciò che non predilige e chiarisce quelli che sono i propri punti di forza e le proprie fragilità.

Gestire le emozioni vuol dire sapere avere controllo di sé, vuol dire non sopprimere i propri sentimenti, ma saperli utilizzare come strumenti, nel senso di fare emergere le emozioni giuste al momento opportuno. Questo ci permette di non farci trasportare dalle situazioni, ma di mantenere lucidità nelle varie circostanze. Il pensiero critico è quello che aiuta ad analizzare ed esaminare un determinato evento, per poi assumere una propria posizione.

Il pensiero creativo non è solo prerogativa degli artisti, ma di coloro i quali sanno individuare le alternative possibili, coloro che sanno trovare soluzione ai problemi con idee originali. L’empatia è poi quell’attitudine fondamentale che permette di mettersi nei panni di altri, è la capacità di stare in ascolto attivo per comprendere non solo i nostri punti di vista, ma anche quello di chi ci sta di fronte. La comunicazione efficace è quella che ci permette di esprimerci in qualsiasi situazione, con una determinata postura, che permetta sia una comunicazione verbale che non verbale.

Tutte queste competenze, prese in rassegna in modo veloce, poiché di ognuna di esse potremmo parlare per ore, hanno un ruolo fondamentale nella didattica. Esse acquisiscono la definizione di “competenze per la vita”, quindi, possono essere sviluppate in ambito scolastico per poi trovare applicazione nella vita di tutti i giorni. Gli individui che riescono a svilupparle arricchiscono se stessi e contemporaneamente apportano un beneficio a livello sociale.

Mi spiego: un ragazzo che a scuola riesca a promuovere tutte queste competenze, sicuramente in futuro sarà un buon cittadino, una persona capace di rispetto, di senso critico, di fantasia e gestione delle emozioni. Non solo, possiamo dire che tutto ciò, semplicemente, può riuscire anche ad apportare un semplice miglioramento ad ogni gesto quotidiano. Ecco che con queste riflessioni emerge con prepotenza il ruolo educativo e sociale della scuola.

La scuola non è certo una cattedrale nel deserto, un luogo svincolato dal resto, cioè dalla realtà, dove si memorizzano nozioni per nulla, senza alcuna finalità. Se pensiamo la scuola da questo altro punto di vista, vediamo come assuma un ruolo davvero portante nella società e come sia ad essa intrinsecamente legata. L’ambito scolastico, quindi, è il luogo per eccellenza dove fare emergere tali abilità, in quanto primo “ambiente sociale” esperito dai ragazzi. È il luogo dove si incontra quotidianamente una piccola comunità, quella degli alunni che condividono interessi, difficoltà, ma anche gli stessi luoghi, le mense, le biblioteche, la classe stessa.

È un luogo in cui gli insegnanti possono stimolare i discenti con domande fondamentali quali: riflettere sui propri punti di forza, affrontare positivamente le sfide, saper mettere in luce i propri talenti, cercare di migliorare sé stessi. È chiaro che da questa ottica, ogni didattica incentrata sulla mera memoria e tesa a inanellare nozioni perde qualsiasi significato.

Le competenze di cui sopra devono essere tappe fondamentali nel processo di apprendimento e devono essere acquisite, non solo attraverso progetti mirati a queste, ma tutti i giorni attraverso l’attività di apprendimento e grazie ad un costante allenamento.

Sefora Giovannetti, Docente scuola secondaria di primo grado Rassina

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