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giovedì, 28 Marzo 2024

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Ortignano Raggiolo, il “vuoto” che avanza

Saranno fuochi d’artificio a giugno nelle amministrative previste in tanti importanti città italiane. Qualche sorpresa ci potrebbe scappare, e anche non di poco conto. Il Casentino a questo appuntamento si presenta con un “pezzo da 90”, infatti al voto andrà soltanto Ortignano Raggiolo, meno di 1.000 abitanti ma tre candidati, con allegate liste, che si contenderanno la poltrona di primo cittadino. In questi casi non ci si fa davvero mancare niente. E Ortignano non fa eccezione. Se la politica regionale, l’indecisione di qualche primo cittadino e l’aperto boicottaggio di qualche altro non avessero messo i bastoni tra le ruote alla nascita del Comune Bibbiena-Chiusi della Verna – Ortignano Raggiolo, ci sarebbero stati certamente ben altri commenti da fare e pronostici da presentare.

Oggi, con quello che è stato, ci ritroviamo con un “ever green” come Fiorenzo Pistolesi, inamovibile esponente del PD locale, che, dopo aver messo in liquidazione la Casentino Servizi, forse intende riprovarci anche con il Comune che già l’ha visto ai vertici e, in questa veste, potrebbe avere più fortuna di chi auspicava la nascita del primo grande comune casentinese con più di 15.000 abitanti. A competere con lui l’immancabile lista civica e la lista del centrodestra, che qui da noi, come a Milano, ha trovato il modo di non litigare ed è riuscito a presentarsi unito anche se con una lista ai minimi termini e, sinceramente, non si capisce bene con quali obiettivi.

Già cinque anni fa la presenza di 3 liste avevano permesso a Ivano Versari, sempre del PD, di prevalere sugli altri concorrenti, ma con una percentuale inferiore al 50%. Scontato ipotizzare che, con solo 2 liste concorrenti, i giochi avrebbero potuto vedere un esito diverso. Ma non c’è da meravigliarsi in fondo centrodestra e PD si fanno la guerra 11 mesi l’anno, ma non quando ci sono le elezioni (ricordate il fac-simile della scheda per le regionali 2015 che indicava di votare Stefano Mugnai, Foza Italia, come candidato presidente e Vincenzo Ceccarelli, PD, come consigliere?).

Insomma la competizione di Ortignano non è che abbia le caratteristiche per scaldare i cuori, anzi forse manca proprio dei motivi per essere messa in calendario. È probabilmente l’ennesima occasione persa, il modo di ripetere uno stanco rituale in un contesto amministrativo ormai vecchio e incapace di rispondere alle reali necessità dei cittadini.

Un’ultima segnalazione, anche se non è una novità soprattutto in una realtà così piccola, è assente una proposta di sinistra anche in questa occasione e, purtroppo, chi poteva, almeno in teoria, rappresentare questa parte politica ha scelto di confluire nella lista PD rinunciando ad proporre una reale alternativa. Il richiamo della foresta o forse di qualche “poltroncina” è sempre troppo forte… purtroppo!

Il Badalischio

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