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venerdì, 8 Novembre 2024

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Attenti al boomerang

di Mauro Meschini – Il PD di Castel San Niccolò a testa bassa contro la maggioranza che amministra il Comune. Ma poi si scopre che i problemi vengono da lontano… All’inizio dello scorso mese di aprile, sulla pagina Facebook del PD di Castel San Niccolò, è stata pubblicata una copia di una lettera che stava per essere distribuita a tutti i residenti del Comune. Una stroncatura totale della politica dell’attuale amministrazione del comune dell’Alto Casentino che, già dal titolo, lasciava intendere il proprio contenuto: “20 mesi di governo hanno prodotto solo macerie”.

Abbiamo avuto la possibilità di leggere la lettera in questione notando come, del periodo preso in considerazione, non fossero ricordati anche i 7 mesi di presidenza illegittima di Tellini alla guida dell’Unione dei Comuni, che non ha certo avuto riflessi trascurabili anche sul Comune di Castel San Niccolò. Ma in ogni caso, considerando non certo trascurabili le affermazioni che lì venivano avanzate, abbiamo pensato di andare a sentire chi, suo malgrado, era di fatto oggetto del pesante atto di accusa: il sindaco e la giunta. Anche da loro abbiamo così potuto avere informazioni, cifre e considerazioni che ci permettono di mettere a confronto le diverse posizioni.

Iniziamo dal tema caldo delle tasse. Per il PD, “Il sindaco e il suo consiglio comunale non hanno saputo fare altro che aumentare tariffe e tasse per ripianare i buchi di bilancio fatti in un solo anno di governo”. La risposta degli attuali amministratori è, ovviamente, di ben diverso avviso: “Per la questione dell’aumento tasse, facciamo presente che entro luglio 2015 era possibile aumentare le aliquote relative a IMU, TASI e addizionale Irpef che, per l’anno 2016, avrebbero portato un gettito aggiuntivo di circa 150.000 Euro. Ma l’amministrazione non ha perseguito questa strada preferendo operare dei tagli di spesa che applicherà esclusivamente agli anni della sua consiliatura senza lasciarli in eredità ai futuri amministratori come invece hanno fatto, per 368.000 Euro, le giunte precedenti. Gli altri aumenti effettuati: retta casa di riposo, mensa scolastica, trasporto scolastico, sono stati fatti per allinearsi agli altri comuni del Casentino. Da precisare comunque che, nonostante gli aumenti, il Comune su questi capitoli non è assolutamente in parità, ad esempio per la casa di riposo abbiamo ereditato, dalle giunte Renzetti, convenzioni che portano, nonostante l’aumento della retta, un disavanzo annuale di oltre 30.000 Euro. Si fa inoltre presente che nella casa di riposo di Castel San Niccolò la stragrande maggioranza degli ospiti non sono residenti nel Comune. In ogni caso questi aumenti hanno gravato sul territorio del Comune molto meno rispetto ai 150.000 Euro che avrebbero potuto gravare sui cittadini se avessimo seguito le scelte operate negli altri comuni del Casentino. Comunque per il debito pregresso in conto capitale questa amministrazione si sta adoperando per giungere all’alienazione di alcuni beni. Innanzitutto ha concluso l’annosa trattativa con L’AVIS locale a cui ha venduto il fondo nel quale l’associazione ha la propria sede da diversi anni. Inoltre si sta procedendo ad inserire nel piano delle alienazioni un terreno fabbricativo di circa 1.000 mq. e l’edificio della ex scuola elementare a Borgo alla Collina”.

Lasciamo il tema sempre caldo delle tasse per focalizzarci su altre questioni denunciate dal PD: la situazione delle opere pubbliche, lo stato di abbandono e degrado delle strade comunali e la mancanza di loculi in molti cimiteri delle frazioni del Comune. Anche su questo possiamo proporvi la replica dell’amministrazione: “Per quanto riguarda i loculi cimiteriali ed altre opere pubbliche da realizzare, facciamo presente che l’Amministrazione Agostini ha trovato le casse vuote ed un cumulo di macerie. Sui cimiteri abbiamo operato a Strada con un accordo con la locale Misericordia che ha realizzato loculi nel capoluogo. Per le frazioni interverremo a Borgo alla Collina con il benefit sociale di un Project che stiamo improntando, mentre per Cetica il progetto commissionato e pagato dalla Giunta Renzetti bis, che abbiamo ereditato, è improponibile in quanto, oltre a non essere possibile accendere ad altri mutui, ed in quel caso la priorità andrebbe alle scuole, il costo di 200.000 Euro previsto porterebbe un rientro di soli 80.000 Euro e quindi risulta assolutamente antieconomico perseguire quella strada”.

Altro tema centrale portato in evidenza dal PD nella sua lettera è stato poi quello della situazione dell’edilizia scolastica e dell’attuale collocazione della scuola materna. In particolare viene messa in evidenza “l’incapacità amministrativa che ha fatto perdere una somma di circa 560.000 Euro di finanziamenti statali necessari per terminare l’intervento avviato sulle scuole del territorio”.

Anche su questo sindaco e giunta non rinunciano a dire la propria facendo riferimento anche ad uno scambio epistolare che ha visto protagonisti, nell’ottobre 2015, lo stesso Agostini e l’assessore regionale Vincenzo Ceccarelli.

Agostini nella sua lettera aveva sottolineato come le ripetute modifiche apportate al progetto dalle precedenti amministrazioni avessero portato ad un incredibile allungamento dei tempi e alla mancata erogazione del finanziamento di 538.993,68 Euro per il completamento dei lavori alla scuola elementare, concesso dal CIPE già nel 2006.

Così, solo nel settembre 2015, e solo perché proprio Agostini, nonostante il progetto in essere non fosse totalmente di suo gradimento, ha deciso comunque di non fare ulteriore varianti, è stato possibile finalmente avere il necessario nulla osta del Genio Civile. Ma nel luglio 2015 era stata intanto approvata la Legge 107/2015 (la cosiddetta “Buona scuola” di Renzi) nella quale è prevista la revoca dei finanziamenti per progetti non avviati.

Il micidiale effetto combinato del ritardo nella stesura del progetto e delle norme inserite nella nuova legge ha così portato, fino ad oggi, a non ottenere le risorse necessarie a concludere i lavori al Collegino, che dovrebbe tornare ad ospitare scuola materna e primaria, e per il quale sono già stati spesi 900.000 Euro.

Per quanto riguarda questo specifico intervento l’attuale amministrazione sta cercando strade alternative per ottenere comunque i finanziamenti necessari, ma questo, purtroppo, non è il solo problema ereditato dalle passate gestioni e sono ancora gli esponenti dell’attuale maggioranza a descrivere la situazione.

“L’edificio delle scuole medie, quello che adesso ospita anche la primaria e per il quale si è speso oltre 1.000.000 di Euro per la ristrutturazione, a seguito di una verifica di vulnerabilità sismica, condotta da tecnico terzo, risulta avere necessità, entro il 2025, di ulteriori interventi, per i quali andranno reperiti circa 600.000 Euro per opere di consolidamento, pena la decadenza dell’agibilità antisismica. Questi lavori, quando avremo i finanziamenti, andranno realizzati in fasi successive durante i mesi estivi perché, vista anche l’attuale precaria situazione, la scuola non si può certo chiudere.

In più, dopo aver speso oltre 900.000 Euro nei lavori per la costruzione della nuova palestra (quando forse il vecchio edificio era davvero l’unico a dover essere lasciato in piedi, n.d.r.), si riscontrano difformità e problematiche serie nella struttura realizzata, tanto da spingere la scuola (Istituto Comprensivo Alto Casentino) a richiedere una chiusura per infiltrazioni di acqua e condensa.

Individuando e mettendo in atto procedure di asciugatura giornaliera abbiamo tamponato questo problema, ma per questi aspetti l’amministrazione ha già avviato l’iter di richiesta danni agli attori intervenuti.

Infine, da non dimenticare la situazione della scuola materna, provvisoriamente collocata nei locali della ex scuola privata per diminuire il numero degli studenti presenti all’interno dell’edificio delle scuole medie. Entro il 2019 dovremo ritrovare una risistemazione per i bambini provvisoriamente sistemati nella struttura privata parrocchiale e speriamo vivamente di non dover ricreare la situazione che abbiamo trovato due anni fa, ossia di ricollocare tutti nell’edificio della scuola media”.

Il quadro che emerge dalle informazioni che abbiamo raccolto non è certo dei migliori. Ognuno avrà a questo punto la possibilità di farsi una propria opinione su quanto sta accadendo a Castel San Niccolò e sulla situazione che si sta vivendo all’interno del Comune.

Scelte e decisioni prese hanno creato una situazione pesante e qualcuno si dovrà assumere la responsabilità per quello che è stato fatto.

A questo proposito non possiamo non fare riferimento ad un passo della lettera, prima citata, che l’assessore Ceccarelli ha inviato, nel 2015, in risposta a quanto scritto da Paolo Agostini: “… comprendo la preoccupazione per il rischio evocato della possibile perdita dei finanziamenti, con conseguenze gravi per la comunità locale; ma sembra sia troppo evidente che se tale danno avesse a concretizzarsi non sarebbe difficile comprendere di chi siano le responsabilità, rispetto ad un finanziamento del 2006, rimasto fino ad oggi inutilizzato”.

In effetti non dovrebbe essere difficile attribuire tali responsabilità, crediamo che a tutti sia chiaro chi ha amministrato Castel San Niccolò negli ultimi 10 anni e anche prima.

E non venivano da Marte.

(tratto da n. 271 | Giugno 2016)

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